Vietato dire "non ce la faccio". L'inconscio è sensibile e lo sente
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2017-03-28
Molto spesso tendiamo a sottovalutare l’importanza del nostro inconscio e di quello che potremmo definire “dialogo interiore”. Quante volte vi è capitato, nei momenti di solitudine, di parlare a voi stessi? È un’azione che facciamo spesso, magari mentre siamo in macchina da soli o mentre ci prepariamo davanti allo specchio.
C’è quasi sempre un momento della giornata in cui comunichiamo con il nostro io. Potrebbe sembrare un’azione banale o di poco valore ma, in realtà, accade spesso che, proprio le cose che diciamo a noi stessi si trasformano nella realtà che viviamo.
Questo ci fa capire quindi quanto importante sia il dialogo con il nostro inconscio e quanto abbia rilevanza sugli eventi della nostra vita. Da qui è facile intuire come l’esclamazione “non ce la faccio” potrebbe trasformarsi in un vero e proprio limite per la nostra mente ed un ostacolo per il raggiungimento dei nostri sogni.
Ebbene si, ricordiamoci che il nostro inconscio non è un grande intenditore di scherzi e tende a prenderci sempre molto sul serio. Quindi se utilizziamo questa affermazione (anche con leggerezza) scatterà a poco a poco, in noi, la convinzione di non essere all’altezza di portare a termine un determinato compito o di affrontare una situazione che temiamo.
Quando vi troverete in difficoltà, piuttosto che dire a voi stessi “non ce la faccio”, bisognerà che vi focalizziate su tutti gli aspetti di quella situazione che vi preoccupano o vi sembrano difficili da superare e che andiate alla ricerca delle soluzioni che vi permetteranno di affrontare la situazione e raggiungere il vostro obiettivo.
E proprio perché il nostro inconscio tiene sempre le orecchie ben aperte, potrà essere utile sostituire la frase “non ce la faccio” con “ce la posso fare”.