Rimproverare il bambino e farlo sentire amato? Si può. Il consiglio della Dott. ssa Modica
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2017-04-05
Quello del genitore non è un mestiere facile. Non esiste un manuale del “genitore perfetto” che possa indicarci come crescere dei bambini in modo da trasformali un domani in adulti felici e capaci di affrontare il mondo. Quello del rimprovero è sempre stato un tema molto caro ai genitori, un tema sicuramente sul quale si è molto dibattuto.
È giusto sgridare i bambini ? È giusto alzare la voce ? Esiste un modo per rimproverare un bambino senza far sorgere in lui il dubbio di essere amato ? Sicuramente il rimprovero che un genitore fa al figlio deve avere due caratteristiche basilari : deve avvenire in intimità e deve essere rassicurante.
Sgridare un bambino davanti ad altre persone può risultare per lui molto umiliante e svilente; è consigliabile riprenderlo sul suo comportamento dopo essersi assicurati di trovarsi in un luogo isolato. Al contrario, un rimprovero effettuato in pubblica piazza potrebbe generare nel bambino rabbia, aggressività e prepotenza come vendetta per l’umiliazione subita.
I toni del rimprovero devono sempre essere rassicuranti e devono trasmettere amore, stima e fiducia. È necessario che i bambini capiscano che il rimprovero nasce come gesto d’amore nei loro confronti. È giusto spiegare al proprio figlio quello che proviamo nel momento in cui mette in atto un comportamento scorretto o pericoloso per la propria salute e allo stesso tempo dobbiamo rassicurare il bambino sul fatto che capiamo ciò che prova (ad es. “Capisco che volevi arrampicarti sull’albero perché ti sembrava divertente, ma potevi cadere e farti male”).
Un rimprovero seguito quindi da una spiegazione logica diventerà per il bambino un insegnamento e gli farà capire che non siamo contro di lui ma con lui e allo stesso tempo lo porterà a riflettere sulle proprie emozioni e su quelle del genitore.
Tutto ciò che rientra nell’educazione di un figlio è di estrema importanza. Le parole che si usano, le azioni che si mettono in atto, l’espressione, il tono della voce sono tutti strumenti attraverso i quali un genitore trasmette al proprio figlio l’educazione. Bisogna quindi assicurarsi di agire in modo equilibrato e corretto per evitare il sorgere di problematiche come ansia, paura o disturbi del sonno.