Canone Rai non dovuto ma addebitato? Ecco come chiedere il rimborso
di: Antonino Pernice - del 2017-05-05
(ph. www.quifinanza.files.wordpress.com)
Il canone di abbonamento alla televisione è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione. La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto il concetto di «presunzione di possesso» di un apparecchio televisivo per tutti gli intestatari di un contratto di fornitura elettrica. In pratica, se si è titolari di un contratto energetico si presume anche il possesso di un televisore e che, quindi, si debba pagare il canone.
Anche per il 2017, tenuto conto che il canone RAI è passato da €.100,00 a €.90,00, le modalità di addebito sono: nelle bollette della luce da gennaio a ottobre compariranno 10 rate relative al canone di 9 euro ciascuna. Per chi doveva pagarlo con il modello F24, i termini sono scaduti il 31 gennaio 2017, come quelli per presentare l’autocertificazione per non pagarlo nel 2017. Infatti, per chi ha compiuto 75 anni e chi non possiede una tv può richiedere l’esonero, che va richiesto ogni anno.
Invero, è un meccanismo complicato: una famiglia che non ha la Tv è costretta a comunicarlo ogni anno per tutta la vita. Può accadere che alcune famiglie, nonostante abbiano fatto regolare richiesta di esonero per il 2017, si ritrovino la rata del Canone Rai addebitato nella bolletta della luce. Per questo problema l’Agenzia delle Entrate si è giustificata dicendo che sì il termine per l’invio della richiesta di «esenzione» scadeva il 31 gennaio ma che era bene presentare la domanda già entro il 20 dicembre affinché potesse essere lavorata in tempi utili e quindi ecco spiegato che chi si ritrova il pagamento in bolletta potrebbe essere tra gli esoneri arrivati dopo il 20 dicembre.
DOMANDA DI RIMBORSO
Per chi paga la luce con bollettino postale, deve soltanto saldare la parte di bolletta che riguarda la luce spiegandolo nella causale e inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’Agenzia delle Entrate, con la copia della precedente richiesta di esonero. In questa raccomandata bisogna fare presente l’errore e chiedere la revisione della propria posizione.
Per chi paga l’addebito della bolletta direttamente sul proprio conto corrente, dovrà presentare la richiesta di rimborso per via telematica o per raccomandata e aspettare. Si possono aspettare le prossime bollette per capire se nel frattempo c’è stata un’«autocorrezione» da parte dell’Agenzia e per evitare di dover mandare più raccomandate.