Le bontà siciliane tra pacchi, nostalgia dei sapori e l'incapacità di "conquistare" la grande distribuzione
di: Alessandro Indelicato - del 2017-11-21
Da Omero a Goethe, e tanti altri artisti in genere, numerose sono le descrizioni e gli omaggi fatti alla Sicilia. Terra di una bellezza unica, dai paesaggi meravigliosi, contrapposti e fusi tra mare, campagna e montagna, dall’Etna agli spigoli della Trinacria.
Una regione ricca di storia e cultura tanto quanto di vini straordinari, prodotti caseari e salumi, e prodotti tipici dalla straordinarie proprietà organolettiche. Eppure, queste risorse che potrebbero essere motivo di vanto e parte di una prospettiva economica valida, rischiano di passare inosservate.
Quanto è stato fatto per promuovere i nostri prodotti autoctoni? Poco, veramente poco se si pensa ai sapori e agli odori unici dei nostri prodotti - come l’olio Nocellara del Belice - che potrebbero avere un mercato e relativo indotto veramente redditizi.
Invece gli agrumi, il pistacchio di Bronte, le olive e l’olio del Belìce, il vino, la vastedda del Belìce, le arance di Ribera – solo per citarne alcuni, tra i più vicini come area di produzione -, rischiano l’imitazione, la sottovalutazione, la mancata diffusione delle informazioni a riguardo. Di conseguenza, tutto va discapito del produttore che deve anche competere con la contraffazione e con i bassissimi prezzi in questo settore. Dunque, anche i giovani non trovano stimolante avvicinarsi all’agroalimentare.
Si avvicina natale, e molti di voi lettori avranno pensato di spedire ai loro amici e parenti lontani dell’olio molito da poco o delle arance, perché il sapore di casa è unico e difficile reperire.
E’ capitato a tutti di scorgere apprezzamento nei confronti dei nostri prodotti da parte di turisti, che nemmeno ne immaginavano l’esistenza.
Ma, è totale l’assenza di una filiera agroalimentare, e pertanto di una politica che sproni questo settore fiorente e poco sviluppato, seppur questa terra sia ricca dal punto di vista qualitativo e quantitativo per tale offerta. Qualche azienda si sta organizzando su internet con l’e-commerce, ma sfido un milanese a trovare il nostro olio a Milano city in un supermercato a caso.
Dunque, questo è uno dei temi caldi a cui si dovrebbe interessare la neoeletta Ars, perché qui si gioca anche lo sviluppo di questa regione e il futuro dei giovani.