Ricordando "I Dioscuri" e l'indimenticabile “Francesca”. Storica band apprezzata anche in Rai
del 2017-11-23
Il 20 agosto 2017 il mitico complesso dei “Dioscuri” ha festeggiato, nella stupenda cornice medievale del castello “Grifeo” di Partanna, il 46° anniversario della loro prima apparizione in RAI. Il repertorio, basato sui maggiori successi degli anni ’60, ’70 e ’80, ha catturato l’attenzione dei tanti fortunati presenti che hanno riassaporato, per più di due ore di spettacolo, le magiche armonie di brani sempreverdi e indimenticabili che hanno donato loro momenti d’emozionante gaudio.
Era il lontano 1971 quando questo gruppo di musicisti siciliani approdò in Rai. Fatto alquanto singolare in quello storico anno. Nel famoso dancing “Lo Scarabocchio” di Trastevere si registrava “Domenica In…sieme” e i “Dioscuri”, in qualità di ospiti, vi eseguirono la loro indimenticabile “Francesca”. L’esibizione fu trasmessa dalla Rai il 3 ottobre 1971, poiché i programmi allora andavano in onda in differita. Nella stessa data i “Dioscuri” erano impegnati per un concerto, insieme ai “Camaleonti”, a Partanna (io c’ero). Memorabile e indimenticabile quel pomeriggio. Così i mazaresi ex-ragazzi dei “Dioscuri” hanno pensato di festeggiare la ricorrenza proprio a Partanna, invece di Mazara, città che ha dato loro i natali.
E’ dal lontano 1966 che essi, ancora oggi, sorprendono i tanti aficionados che da più di mezzo secolo li seguono nei loro emozionanti concerti. La band nacque per iniziativa di Stefano Crimaudo, allora bassista, e di Michele Ajello, organista, ai quali s’aggiunsero il chitarrista solista Vito Di Giorgi e il batterista Leonardo Tumbiolo dalla voce graffiante e, al contempo, dolcissima. Leonardo rimase nel gruppo per tre anni, dal 1966 al 1969 per, poi, tornarvi negli anni ottanta. Vito Di Giorgi rimase nei “Dioscuri” per un paio d’anni circa per, poi, dedicarsi agli studi. Michele è stato l’autore, sotto lo pseudonimo di “Mezzalira”, di tutti i brani dei “Dioscuri”, da “Francesca” a “Un cuore nelle mani”.
L’approdo della band al “Piper” di Roma e in Rai, si deve all’impegno e alla costanza di Stefano, fondatore e indiscusso capo-orchestra sino al 1972. La prima formazione a quattro durò poco più d’un anno. A Di Giorgi subentrò Vito Valenti da Campobello di Mazara, primo elemento non mazarese, che rimase nel gruppo per quasi sette anni, sino al 1974.
Nel 1969 Stefano, Michele & C., avvertendo l’esigenza d’abbracciare, oltre al beat e al pop, anche la musica soul e il rhythm and blues, pensarono d’introdurre nella formazione, una sezione di fiati, un secondo tastierista e un cantante-bassista. Furono chiamati a far parte del gruppo Nicola D’Aleo al pianoforte, Giacomo De Simone al trombone e Giacomo De Simone 2° (il cugino) al sax tenore, Nicola Noce cantante-bassista, mentre Stefano passò definitivamente alla tromba. Nello stesso anno il batterista Leonardo lasciò il gruppo per passare con il complesso “Gli Amici”, anch’essi di Mazara. Al suo posto arrivò da Castelvetrano il secondo “straniero” della formazione, Vito Messina, batterista potente, estroso e gioviale, elemento con grande senso dell’humor, certamente uno dei più scanzonati e spiritosi della compagnia, soprannominato “barazza” per questo suo particolare carattere.
Finalmente nell’anno 1970 s’arrivò alla formazione storica, la più longeva, che ha scritto le pagine dei maggiori successi nel curriculum dei “Dioscuri” e che prese parte alla prima edizione di “Domenica in….” su Raiuno nell’anno 1971, allora ancora denominata “Domenica Insieme”.
Nel 1970 entrarono a far parte della formazione Vito Calia, basso e voce, e il terzo straniero, Vittorio De Simone, da Castelvetrano, sax e flauto traverso, rispettivamente al posto di Michele Ajello e del cugino De Simone Giacomo. Nell’estate del 1969 i “Dioscuri” avevano già avuto l’opportunità di suonare nello storico locale romano “Piper”, all’epoca tempio indiscusso della musica beat. Un anno più tardi ultimarono l’incisione del disco “Francesca” e dopo qualche mese, a degno coronamento della loro intraprendenza, approdarono a Raiuno. Quello fu un evento ch’ebbe grandissima risonanza a livello nazionale e rappresentò una pietra miliare nella carriera artistica dei “Dioscuri”.
Sono stati diversi i singoli incisi dal gruppo con l’etichetta “Fly Record”: “La nostra estate”, “Non m’importa”, “La mia poesia” etc. Il brano, però, che ancora oggi li rappresenta maggiormente e che ha dato loro una notorietà a livello nazionale rimane indiscutibilmente “Francesca”, composta da Michele Ajello nel 1966, ma uscita nel 1970. I “Dioscuri”, come sempre accade nelle band, nel proseguimento della loro intensa ininterrotta attività hanno cambiato tanti elementi. Ne cito alcuni tra i più noti: tra i chitarristi del dopo Vito Valenti ricorderò: Nuccio D’Angelo, Piero Giambruno, Salvatore Novena, Michele Pantaleo, Salvino Romeo, Riccardo Russo, Piero Scardino e l’attuale Livio Lisma.
Dal 1986 in poi, per una decina d’anni, Salvino Romeo alla chitarra, Leonardo Tumbiolo (che tornò nei “Dioscuri” dopo quasi venti anni) alla batteria, Angelo Ditta voce solista, Vito Calia al basso e Nicola D’Aleo all’organo hanno dato vita a una formazione molto apprezzata che ha lasciato il segno nei dancing di mezza Sicilia. I musicisti castelvetranesi che li hanno affiancati nel corso degli anni sono stati: i già citati sassofonista Vittorio De Simone, proveniente dai “Figli del Sole” e Vito Messina (ex “Black Boys” ed ex “Visconti”, entrambi complessi di Castelvetrano); il sassofonista Filippo Aggiato; il chitarrista Bruno Musiari de “Le Ombre” e il già citato batterista Gino Rizzo de “I Satelliti” ambedue complessi castelvetranesi; Calogero Rapallo (Caliddu lu tedescu), che suonò con i “Dioscuri” durante il periodo di Gino Rizzo; il pianista Franco Calcara del “Gruppo Duemila” di Campobello; le cantanti Anna Maria Prinzivalli e Giovanna Triolo.
L’esigenza d’inserire nell’organico due cantanti donne nacque dal desiderio di dare una forte e incisiva impronta vocale al gruppo. I ragazzi dei “Dioscuri”, sempre attenti alle evoluzioni nei gusti del pubblico, resisi conto che la moda del R. & B. e del Soul era in declino, pensarono di dare una nuova impronta al loro sound inserendo, come anzidetto, delle voci femminili.
Il repertorio fu opportunamente adeguato con nuovi arrangiamenti canori disponendo delle voci di: Nicola Noce, Vito Calia, Anna Maria Prinzivalli e Giovanna Triolo. Verso la metà degli anni settanta il cantante storico Nicola Noce lasciò il gruppo per motivi di studio, per dedicarsi alla sua futura professione e alla famiglia. Il dopo Nicola vide tanti cantanti fare parte del complesso al suo posto. Il primo a sostituirlo fu il marsalese Patrizio Sala, poi i mazaresi Bartolo Caruso, Peppe Scaletta, Giuliano Messina, poi Angelo Ditta voce possente e roca (alla Joe Cocker o Fausto Leali, per intenderci), già cantante dei gruppi mazaresi dei “Barracuda” e “Amici”.
Dalla metà degli anni novanta a oggi, la cantante solista del gruppo è Marina Calia, figlia di Vito, affiancata dal 1997 anche dalla sorella Laura. Insieme alla famiglia Calia si sono esibiti a Partanna: Nicola D’Aleo, Vito Messina, Giacomo De Simone, Vito Livio Lisma e Peppe Prinzivalli. Special Guest della serata, ma presente da un paio d’anni in tutti i loro concerti, il noto cantante civitavecchiese Max Petronilli considerato tra le migliori voci Italiane, già mattatore su Canale 5 nella trasmissione di Jerry Scotti “The Winner is”. Max, mio ottimo amico che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare abitando da qualche anno anch’io a Civitavecchia, con la sua possente e melodiosa voce ha incantato i tanti che sono stati presenti all’evento. Non ha preso parte alla serata, per motivi personali, il chitarrista storico dei “Dioscuri”, Vito Valenti, che da anni vive a Ostia e mio personale e stimato amico.
Con gli amici “Dioscuri”, nell’anno 2004, ho condiviso una bellissima esperienza al “Baglio Trinità” di Castelvetrano in occasione del carnevale di quell’anno. Suonai in tutte e quattro le serate insieme a: Vito, Marina e Laura Calia, Salvino e Peppe Romeo, Alberto Soldano e Vito Messina. Chiudo questa pagina di storia musicale ricordando Stefano, Michele, Leonardo e Nicola che oggi, purtroppo, non sono più fra noi.