Ansia, depressione e non solo. Conseguenze psicologiche del tumore al seno sulle pazienti
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2017-10-02
Da sempre il seno rappresenta l’emblema della femminilità e della maternità.
Cosa rappresenta la diagnosi di un tumore al seno? Rappresenta in primis la disintegrazione dell’identità, il seno non è più visto come un organo buono ma viene rappresentato come una parte di sé malata quindi la sensazione è proprio quella di sentirsi disintegrate e svuotate.
La diagnosi rappresenta il passaggio dalla salute alla malattia, un momento inaspettato che piomba nella propria vita e ne modifica il percorso fino a quel momento progettato per se stessi. Nella paziente viene di solito osservata rabbia, incredulità , protesta ma anche anestesia affettiva (l’oncologo parla ma la paziente non reagisce quasi come se non capisse quello che sta accadendo).
Inizia poi l’iter dei trattamenti che rappresentano da un lato la speranza della guarigione ma dall’altro la paura di soffrire.
La paura di una possibile mutilazione al seno, la caduta dei capelli conseguente ai trattamenti chemioterapici, la paura dell’aumento del peso per le terapie ormonali, sono tutti fattori che provocano nella paziente sentimenti di paura e frustrazione.
Le reazioni emotive alla malattia sono ansia, depressione, disturbo dell’adattamento. Ci sono delle fasi fisiologiche che portano all’adattamento:
-
Shock: la paziente non si rende conto della realtà
-
Negazione: “non è possibile”, “non può essere successo a me”
-
Rabbia: “Perché proprio a me?”
-
Paura: coincide con l’inizio dei trattamenti. “Ce la farò?”
-
Depressione: spesso deriva da un’elaborazione dell’accaduto
-
Accettazione: accettare la realtà che è cambiata o per chi sconfigge la malattia rappresenta un riscatto sociale.