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La Cooperativa Insieme, il Comune di CVetrano e una lite da 350 Mila Euro. La questione finisce in Tribunale

di: Elio Indelicato - del 2018-04-01

Immagine articolo: La Cooperativa Insieme, il Comune di CVetrano e una lite da 350 Mila Euro. La questione finisce in Tribunale

La Cooperativa Insieme e Comune di Castelvetrano adesso dovranno dimostrare in Tribunale chi dei due ha ragione su un presunto credito vantato dalla stessa cooperativa per circa 350.000 euro, somma contestata dal Comune, mentre parecchi dipendenti sono creditori di molte mensilità.

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  • Ad ottenere un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Marsala nei confronti del Comune di Castelvetrano, è stata: la International Factors Italia cessionaria del credito sin dal 2014, asseritamente vantato dalla Cooperativa Insieme (cedente) che ha espletato fino al 2017 due categorie di attività. La prima nell’ambito del progetto P.A.C. (Piano azione e coesione) e l’altra svolta nell’ambito del progetto SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), progetto che viene finanziato con scadenza triennale dal Ministero dell’Interno.

    Con decreto del predetto Ministero, del 30 luglio 2014, erano state determinate le linee guida per la presentazione  delle  domande di contributo per il fondo delle politiche e i servizi dell’asilo per gli anni 2014/2016, per la realizzazione di progetti di accoglienza da parte di Enti locali in seno al Sistema (Sprar).

    I soldi sono sempre arrivati al Comune di Castelvetrano che in buona parte li ha già versati alla stessa Cooperativa, mentre il credito vantato dalla Ifitalia sarebbe tutto da dimostrare.

    Infatti il Ministero trasmette le somme ai Comuni relative al progetto di assistenza, la Cooperativa esegue il progetto, obbligandosi a rendicontare, secondo le direttive imposte dal Ministrero, le spese sostenute per l’esecuzione del servizio fatturando le relative somme.

    L’avvocato Francesco Vasile, incaricato dai Commissari di difendere l’operato del Comune precisa: ”Le fatture presentate dalla stessa Cooperativa vengono verificate in prima istanza dall’Ufficio Servizi al Cittadino, che accerta, su direttiva del Ministero, la tracciabilità dei flussi di cassa e trasmette il tutto alllo stesso Ministero per la verifica di secondi livello.

    Nelle more abbiamo avuto come interlocutore la Ifitalia, cessionaria del credito, che non riteniamo vanti nessuna somma. Le somma indicate nelle fatture cedute dalla Cooperativa Insieme non risultano dovute, in quanto gli stessi documenti fiscali di parte, non hanno trovato pare giustificazione da parte degli  uffici di controllo. Secondo l’Ufficio statale, il Comune è creditore di somme contrattualmente anticipate, ma non correttamente rendicontate secondo le modalità imposte dal Ministero.

    La Cooperativa Insieme, che da tanti anni lavora sul territorio ospitando soggetti richiedenti asilo politico nella struttura della Locanda, è di tutt’altro avviso, visto che in questi anni ha bussato sempre alla porta del dirigente per avere pagato le ultime  spettanze in differenza e ricevendo il diniego in tal senso. Questo mancato incasso, della Cooperativa Insieme dei circa 350.000 euro, sarebbe la causa del credito  di parecchie mensilità, vantato dai  propri dipendenti, alcuni dei quali pare abbiano iniziato la mediazione con lo stesso Comune e la Cooperativa.

    Insomma non  sarà facile venire a galla di tutta la faccenda e adesso avendo il Comune fatto opposizione al decreto ingiuntivo, la cui causa è stata fissata per il 18 luglio si potrà entrare nel merito della contabilità e probabilmente sarà anche nominato un Ctu per fare chiarezza sui conti e sulla linearità dell’operato anche del Comune.

     

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