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Quando la pasticceria e’ arte, passione e tradizione. Storia di Diego Chiarello, il pasticcere siciliano alla “conquista” del Texas

di: filippo galluzzo - del 2018-04-21

Gli Italiani all’estero riescono ad esprimere qualità individuali quali: intelligenza, ottimismo, determinazione e voglia di futuro, le stesse degli italiani “sbarcati” nelle Americhe un secolo fa.

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  • Le migrazioni e le loro drammatiche conseguenze colgono ogni Paese “impreparato” nell’attuare politiche d’intervento immediate ed efficaci. All’interno della nostra rubrica non parliamo di questioni relative politiche Nazionali ed Internazionali, ma su quello che questa meravigliosa Nazione qual è l’Italia riesce a ancor’oggi ad esportare in tutto il mondo. Ricordiamo che oltre l’80% del patrimonio storico-culturale mondiale si trova in Italia e che ogni anno milioni di turisti arrivano in Italia per visitare Musei e Monumenti. Il Made in Italy è apprezzato in ogni parte del mondo, qualsiasi esso sia il settore di riferimento, come ad esempio la Moda, il Design, la Tecnologia, la Ricerca e non per ultimo la Cucina Italiana. Credo che l’Italia vada ben oltre i prodotti/servizi che esporta nel mondo. L’Italia è un vero Brand, dove all’interno troviamo la nostra identità, la nostra cultura e la nostra storia. L’Italia è una Nazione di cui si deve sempre andar fieri. In questo nuovo ed entusiasmante viaggio che abbiamo voluto chiamare “L’Italia che ci piace”, vogliamo percorrere insieme ai nostri lettori attraverso le testimonianze degli Italiani in giro per il mondo, dove ci racconteranno le loro esperienze e i loro successi, rendendo le loro esperienze dei racconti entusiasmanti ed avvincenti e perché no, storie che potrebbero fungere da fulcro per nuove idee ed essere anche d’ispirazione per i nostri lettori. Il primo ospite ad “inaugurare” la nostra rubrica è Diego Chiarello, Saccense DOC Americano d’adozione, dove circa 2 anni fa ha lasciato la sua amata Sciacca per esprimere il Suo Talento negli Stati Uniti precisamente ad Houston in Texas. Conosciamo meglio Diego Chiarello cercando di scoprire com’è riuscito a trovare la propria dimensione, raggiungendo i propri successi personali e professionali.

    Ciao Diego raccontaci un po di Te

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  • Ho 33 anni, nato e vissuto a Sciacca, oggi vivo a Houston in Texas e sono un Pastry Chef ed Imprenditore.

    Sin da bambino ho sognato di andare in America, un sogno che si è realizzato grazie alla Mia Famiglia e alla Mia determinazione.

    Da quanti anni vivi a Houston?

    Da circa 2 anni. Anche se questi 2 anni in America sembrano brevi come esperienza Vi assicuro che sto vivendo un periodo meravigliosamente intenso sia dal punto di vista professionale che personale.

    Quando sei partito, quali erano i tuoi sogni e le tue aspettative?

    Molto probabilmente prima di partire in America i miei sogni e i miei obiettivi erano “leggermente” diversi. Infatti ho sempre sognato di entrare nel mondo dello spettacolo attraverso i diversi corpi di ballo presenti a Broadway, facendo leva sulle mie esperienze passate come ballerino e coreografo. Poi una volta raggiunto gli Stati Uniti, le circostanze mi hanno portato a fare altre scelte, come quella di intraprendere la carriera di pasticciere.

    Cosa o chi ti ha ispirato nell’intraprendere la carriera di pasticciere?

    Credo che la carriera di pasticciere fosse già scritta nel Mio “destino”. Posso affermare che la mia carriera di pasticciere sia nata 22 anni addietro quasi per “gioco”. La Mia fonte d’ispirazione sono stati i miei fratelli pasticcieri.

    Cosa apprezzano gli Americani dalla Cucina Italiana?

    E’ risaputo che gli Americani (e non solo) amano la Cucina Italiana. Quello che apprezzano maggiormente sono la freschezza degli ingredienti che uso, la ricchezza dei sapori unici della cucina Siciliana ed Italiana. Se dovessi entrare nello specifico posso dire che quello che apprezzano di più della pasticceria sono i “classici” cannoli siciliani, i cartocci fritti di ricotta e le iris. Per i piatti salati, impazziscono letteralmente per le polpette alla parmigiana.

    Raccontaci un pò delle emozioni che provi quando prepari i tuoi prodotti?

    Ogni volta che preparo le mie ricette, faccio sempre un tuffo nel passato, ricordando i momenti quando lavoravo insieme ai miei fratelli e soprattutto la mia casa. Sono profumi ed emozioni indelebili, che cerco di trasferire attraverso le mie ricette proponendole ai miei clienti.

    Ci potresti spiegare chi è e di cosa si occupa un Pastry Chef?

    Un Pastry Chef, è un capo pasticciere esperto nella produzione di pasticcini, dessert, pane e altri prodotti da forno. Oltre alla preparazione, si occupa anche di coordinare le attività che si svolgono in cucina come ad esempio la preparazione di un determinato menù.

    Le Tue origini Saccensi, sono legate particolarmente al tuo “primo amore” qual è il Carnevale; quando va in scena il Carnevale di Sciacca, come lo vivi oggi e soprattutto che emozioni provi?

    Ogni qualvolta che il Carnevale va in scena provo tanta nostalgia. Ho vissuto per diversi anni questo evento da protagonista, curando le coreografie dei gruppi che sfilavano davanti ai maestosi carri allegorici. E’ un emozione indescrivibile tutta da vivere, che ti rimane dentro e che ti “segna” per tutta la vita. Non nascondo che il primo anno in America non è stato facile vivere il carnevale da così lontano. Ma grazie al supporto di tutti i miei Amici e i ragazzi che mi hanno dato l’opportunità ed il privilegio di vivere insieme a loro questa meravigliosa esperienza, sono riuscito a superare questi momenti estremamente nostalgici con gioia ed orgoglio.

    Come vivi negli U.S.A. la tua sessualità rispetto alla nostra Sicilia?

    Diciamo che ho sempre vissuto la mia vita sessuale serenamente, non preoccupandomi particolarmente del “pregiudizio” delle persone. E’ pur vero che in America ho avuto la fortuna di conoscere il Mio attuale Compagno e di vivere serenamente e liberamente la nostra storia d’amore. Sicuramente paragonare la vita gay tra gli Stati Uniti e l’Italia ancora oggi c’è una grande differenza culturale, ma posso affermare che in Italia anche se c’è tanto da fare, negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi in avanti.

    Cosa ti manca della Sicilia e se tra i tuoi progetti c’è quello di ritornare?

    Beh, al primo posto quello che mi manca tanto è il mare, aprire la finestra di casa e sentire il profumo della salsedine. Sembrerà banale e scontato ma sicuramente chi vive all’estero confermerà queste mie sensazioni ed emozioni. C’è da dire che spesso chi ha la possibilità e la fortuna di vivere in Sicilia terra di grande cultura con posti meravigliosi alcuni ancora oggi incontaminati, non sempre riesce ad apprezzare le bellezze naturali che non solo in Sicilia ma in tutta l’Italia si possono trovare. Spesso la quotidianità non ci fa vedere le meraviglie che ci circondano, solo quando siamo lontani da esse riusciamo ad apprezzarle.

    In merito al mio “ritorno” in Sicilia, potrebbero esserci della probabilità. Sto lavorando su alcuni progetti dove mi riporteranno in Italia e nella Mia amata Sicilia, ma solo parzialmente.

    Qual è il tuo sogno (o i tuoi sogni) nel pieno della tua apprezzata e brillante carriera che ancora oggi non hai realizzato e che vorresti realizzare?

    Ho già realizzato i miei primi due sogni. Il primo quello da bambino come ho già detto, di partire ed andare a vivere in America. Il secondo lo appena realizzato, con l’apertura della mia attività imprenditoriale sempre nell’ambio della ristorazione. Ho voluto dare un’identità ben precisa alla mia attività, mettendo in evidenza i brand Sicilia ed Italia, chiamandola “La Sicilia Italian Bakery & Cafe”. Sono veramente soddisfatto che in così poco tempo sia riuscito a realizzare questi due importanti obiettivi, grazie al mio sogno che non ho mai smesso di coltivare sin da piccolo.

    Come ho già detto sono ancora tanti i sogni che vorrei realizzare e ci sto lavorando.

    Quali consigli daresti ai giovani che oggi in mezzo a mille difficoltà, non riescono a trovare lavoro e soprattutto stentano nel realizzare i propri sogni?

    Come prima cosa credere ardentemente nei sogni ma rimanendo coi piedi per terra. Avere le idee chiare di quello che si vuole e fare di tutto affinché i sogni si possano realizzare. E’ pur vero che le difficoltà non mancano e non mancheranno mai, ma il “segreto” è quello di trasformare le difficoltà in punti di forza. A mio avviso penso che il vero punto di partenza sia quello di CREDERE FORTEMENTE IN SE STESSI, Io (e non solo) ne sono la prova.

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