EuroAir, un'unica compagnia aerea per dare all'Europa una vera identità. Succederà mai?
del 2018-01-11
Con i suoi quotidiani novantatremila voli di linea, con un aereo che decolla ogni due secondi da uno dei novemila aeroporti sparsi per l’intero pianeta e con un miliardo di passeggeri che ogni giorno salgono su un velivolo, il traffico aereo mondiale intasa le autostrade del cielo e si rivela come quello più utilizzato da chi deve spostarsi da un luogo all’altro.
Per quanto riguarda la nostra penisola sono ottomila gli aerei che ogni giorno solcano i nostri cieli, dei quali duemila che decollano e atterrano dai trentuno scali italiani e che trasportano una media di trecentomila passeggeri il giorno.
Ogni Stato ha la sua compagnia aerea più altre private che si contendono, anche con prezzi stracciati (low cost), la numerosissima clientela mondiale. In Europa, oltre alla nostra Alitalia, le varie compagnie di bandiera sono: Iberia (Spagna), Swiss International Air Lines (Svizzera), Austrian Airlines (Austria), Brussels Airlines (Belgio) Air France (Francia), Lufthansa (Germania), Transavia Airlines (Olanda), Macedonian Airlines (Grecia), KLM (Paesi Bassi), Tap Portugal (Portogallo), British Airways (Regno Unito), Tarom (Romania), Aeroflot (Russia), Ryanair (Irlanda), Lot (Polonia), Luxair (Lussemburgo), Air Malta (Malta), Air Moldova (Moldova), Cyprus Airways (Cipro), Bulgaria Air (Bulgaria), Croatia Airlines (Croazia), Georgian Airways (Georgia), Nordica (Estonia), Scandivian Airlines (Svezia, Danimarca e Norvegia) e altre.
Ci sono, poi, due compagnie private che si richiamano all’Europa: Europe Airpost (Francia) e Air Europa (Spagna).
La mia domanda è “Quando nascerà una compagnia aerea tutta europea?” che potrebbe chiamarsi “EuroAir”, a esempio. Se l’Europa ha la pretesa di diventare veramente un grande e unico continente a livello socio-politico-economico, oltre alla moneta unica dovrà munirsi di strumenti quali: una lingua ufficiale unica per tutti; un esercito europeo unico che dovrà intervenire ogni qualvolta ci sarà una necessità collettiva di tutti gli Stati europei; tasse comuni, politiche comuni, interessi comuni.
Oggi, invece, si assiste a una quasi guerra commerciale, e non solo, fra i vari Stati membri che non favorisce certo il processo integrativo europeo fortemente voluto dai padri nobili di questo, un po’ forse utopistico, travagliato parto progettuale. La creazione, quindi, anche d’una nuova compagnia aerea tutta europea potrebbe rivelarsi utile per definire un’identità che ancora si fatica a raggiungere. Credo che questa giovane Europa debba ancora crescere prima di diventare adulta, matura, responsabile e autodeterminata.