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Prevenzione e alimentazione. Dopo i 40 anni le buone abitudini per una vita sana e piacevole

di: Serena Navetta - del 2018-02-09

Immagine articolo: Prevenzione  e alimentazione. Dopo i 40 anni le buone abitudini per una vita sana e piacevole

Bisogna ripercorrere assieme al medico di Medicina Generale la storia clinica della propria famiglia. “Se ci sono casi di parenti stretti con malattie cardiovascolari, diabete, colesterolo alto o ipertensione, è senz’altro il caso di programmare dei controlli clinici a partire dai 40 anni, perché si può essere più predisposti a queste malattie e individuarle subito è importante per curarle al meglio. La prevenzione delle malattie cardiovascolari permette infatti di salvare molte vite, come sottolineano chiaramente i dati disponibili.

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  • Quali sono gli esami indicati?

    - I test del sangue per valutare i livelli del glucosio (alterati in caso di diabete) e quelli del colesterolo totale, “buono” (HDL) e “cattivo” (LDL).
    - E’ utile poi misurare la pressione del sangue almeno una volta l’anno o secondo le indicazioni del medico.
     Per la prevenzione cardiovascolare, si potrebbe aggiungere agli esami indicati, una visita dal cardiologo e un elettrocardiogramma sotto sforzo.

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  • Sarà poi il medico, in base ai risultati degli esami a stabilire la necessità e la periodicità dei controlli. Per quanto riguarda la prevenzione dei tumori, gli esami veramente utili non sono molti. Spesso però sono “dimenticati” dagli Italiani.

    Quali i test che invece andrebbero fatti regolarmente?

    - Per le donne sicuramente il Pap-test (individua lesioni pretumorali al collo dell’utero che si curano nel 100% dei casi), da fare ogni 2 anni o secondo quanto consiglia il ginecologo, e la mammografia da ripetere ogni 2 anni tra i 40 e i 50 anni e annualmente dopo i 50 anni.
    - E con la mammografia la mortalità per il tumore del seno si riduce del 30%. Nonostante questo, però, il 33% delle donne Italiane non ha mai fatto questi esami.
    - Per non parlare degli uomini, che nel 66% dei casi non pensano alla prevenzione del tumore della prostata.
    - Dopo i 50 anni, invece, bisogna ripetere ogni anno l’esame del PSA (antigene prostatico specifico), un test del sangue che “misura” questo marcatore che può aumentare in caso di tumore della prostata (valori lievemente alterati non devono però far spaventare oltre misura).
    - “La valutazione dei risultati” deve essere effettuata dal medico e quindi l’esame dovrebbe essere sempre accompagnato da una visita urologica.
    - Per tutti, uomini e donne, a partire dai 40-45 anni è utile la ricerca del sangue occulto nelle feci, che serve a identificare precocemente il tumore del colon retto, aumentando notevolmente le possibilità di guarigione.
    - Chi ha familiarità sia per questo tumore sia per i polipidovrebbe sottoporsi anche a una colonscopia. In ogni caso, sarà il medico a dire se e quando è necessario ripetere gli esami.

    Un controllo importante è anche quello degli occhi. Una visita dall’oculista dopo i 40 anni spesso è necessaria perché si comincia a leggere male da vicino. Può però essere anche la scusa buona per controllare le diverse strutture dell’occhio (con esami immediati, semplici e indolori) e verificare che siano in buona salute.

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