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Balotelli merita di essere capitano della Nazionale? L'Italia si divide

di: Luca Beni - del 2018-06-27

Immagine articolo: Balotelli merita di essere capitano della Nazionale? L'Italia si divide

Mario Balotelli è da sempre uno dei calciatori italiani più discussi, sia dentro che fuori dal campo di gioco. Recentemente è tornato al centro dell’attenzione per la possibilità che gli è stata offerta dall’allenatore Mancini di diventare capitano della Nazionale. In un’Italia esclusa dal Mondiale 2018 a causa della mancata qualificazione contro tutti i pronostici di calcio, questo argomento sta infuocando l’opinione pubblica e anche le discussioni da bar.

Per il momento è solo una possibilità, dato che la fascia non è stata ancora affidata a Balotelli e nell’ultimo incontro ufficiale, l’amichevole contro l’Olanda, è stato nominato capitano Lorenzo Insigne. Il ruolo in questione richiede infatti un carattere forte e una spiccata umiltà, perché il capitano viene considerato un secondo allenatore in campo. In merito a questo, molti hanno espresso perplessità sul fatto che Balotelli ad oggi possegga queste qualità. Il suo passato calcistico burrascoso e le sue “ragazzate” non giocano certo a suo favore. Nei vari club in cui ha militato spesso si è reso protagonista di reazioni incontrollate che gli sono costate ammonizioni o espulsioni in campo e sanzioni disciplinari.

Ma c’è di più, perché l’assegnazione del ruolo di capitano a Balotelli è presto diventato un caso politico, oltre che sportivo. Sulla questione è intervenuto anche il neoministro degli Interni, Matteo Salvini, dichiarando che il capitano di una squadra dovrebbe essere scelto non solo per il suo profilo antropologico ma anche per le sue caratteristiche atletiche e per la sua capacità di fare spogliatoio. Alcuni non avrebbero gradito che a rappresentare in campo i giocatori azzurri ci sia un giocatore di colore, sebbene italiano a tutti gli effetti. Per molti sarebbe proprio la questione razziale il vero motivo che impedirebbe a Mario Balotelli di arrivare al ruolo di capitano. Se fosse così, questo non potrebbe essere accettato nel calcio italiano moderno, in cui il razzismo e ogni altra forma di discriminazione vengono fortemente combattute.

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  • Ma chi è Mario Balotelli? L’attaccante nasce a Palermo nel 1990, da genitori ghanesi, che poco dopo la sua nascita si trasferiscono in provincia di Brescia. Qui alcuni anni dopo, a seguito delle difficoltà economiche della famiglia d’origine, viene affidato dal tribunale dei minori ad una famiglia italiana, quella da cui prende il suo attuale cognome. Dato il talento calcistico, già da ragazzino viene notato dai procuratori delle squadre locali e presto inizia a giocare nella primavera dell’Inter. A soli 17 anni debutta nella prima squadra, per volere dell’allenatore Roberto Mancini, ovvero l’attuale commissario tecnico della Nazionale. 

    L’esperienza all’Inter si rivela estremamente vincente, infatti Balotelli con i nerazzurri conquista ben sei trofei appartenenti a differenti competizioni (tre scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Champions League). Successivamente si trasferisce al Manchester City, dove però il suo comportamento gli causa diversi problemi disciplinari. Nel 2013 viene acquistato dal Milan, ritornando in questo modo a Milano ma sulla sponda rossonera. Nella stagione successiva, pur non ottenendo risultati importanti, realizza il suo primato di reti stagionale. 

    Nel 2014 Balotelli viene acquistato dal Liverpool, in cui non riesce a fare la differenza, ma riesce a diventare il primo calciatore italiano a segnare in Champions League con quattro squadre diverse. Un anno dopo, viene concesso in prestito al Milan, dove gioca un’altra stagione segnata da problemi di salute, alla fine della quale non viene riscattato e fa quindi ritorno a Liverpool. Nel 2016 il giocatore viene acquistato a parametro zero dal Nizza, formazione in cui milita tutt’ora. Anche in Francia si è fatto notare per il comportamento irascibile e polemico, che gli è costato l’espulsione in più di un’occasione.

    Per quanto riguarda la carriera in Nazionale, a fronte della partecipazione a diverse partecipazioni a competizioni internazionali, il risultato migliore è il secondo posto all’Europeo del 2012, dopo la finale persa contro la Spagna. Data l’esclusione dell’Italia dal Mondiale 2018, per Mario e compagni la prossima occasione utile per tentare di vincere un titolo internazionale sarà il campionato europeo del 2020.

    Indipendentemente dal fatto che la fascia di capitano sarà affidata al giocatore o meno, Balotelli si conferma un giocatore di fondamentale importanza per l’Italia. Non ci resta che aspettare per vedere se il nostro paese sarà pronto per un capitano di colore, come è già avvenuto da anni nella nazionale francese.

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