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Scie chimiche, la teoria del complotto e le spiegazioni scientifiche

del 2018-07-05

Le scie chimiche sopra il cielo di Castelvetrano

In foto: Le scie chimiche sopra il cielo di Castelvetrano

Capita un po’ a tutti d’essere attirati da un rumore che pian piano si fa sempre più assordante. Alzando gli occhi notiamo un jet che sta attraversando il cielo. Ci accorgiamo che dietro di sé ha lasciato una scia dovuta alla condensa del propellente utilizzato per spostarsi da una base all’altra, un po’ come i gas di scarico delle nostre automobili. Sono, in effetti, delle nuvole artificiali di vapore acqueo condensato che possono formarsi al passaggio degli aerei.

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • La prima scia di condensazione fu rilevata dal pilota italiano Mario Pezzi già nel 1936 quando, raggiungendo quota 15635 metri, s’aggiudicò il primato d’altitudine. Le scie più comuni sono dovute alla rapida condensazione in ghiaccio del vapore acqueo presente nei gas di scarico del velivolo durante la navigazione in alta quota, dove la temperatura esterna è molto bassa: gli aerei viaggiano a un’altezza che va dai dieci ai dodici mila metri, con una temperatura esterna di meno 60°C. La persistenza e l'espansione di tali scie dipendono dalla presenza di sufficiente umidità alla quota di volo. Sia il mondo scientifico sia gli esperti di meteorologia sia i piloti d’aereo sostengono che le scie di condensazione possono assumere le forme più variegate, a secondo di dove si formano e in quali condizioni atmosferiche. Le scie sono formate da sostanze chimiche quali bario, alluminio, silicio e altre (anche di tipo biologico).  

    Su di esse c’è chi immagina un complotto internazionale. Si ritiene, infatti, che siano delle scie chimiche nelle quali sono effettuati degli esperimenti d’ingegneria climatica per i quali sono immesse delle sostanze nocive nell’atmosfera allo scopo di gestire, a volte riducendone l’attività, le radiazioni solari. Si tratterebbe d’un ipotetico progetto militare segreto per mitigare il riscaldamento globale con delle tecniche usate per l'alterazione e il controllo del clima terrestre. Il fenomeno delle scie, per la verità, potrebbe riguardare anche la tecnica dell’inseminazione delle nubi (cloud seeding), la stimolazione delle nuvole per facilitare le spesso necessarie precipitazioni piovose.

    Secondo i cospirazionisti, invece, c’è una notevole differenza fra quelle che si dissolvono facilmente e le altre che possiedono una resistenza maggiore e, invece di dissiparsi come le prime, si diramano quasi a formare una X. Lo sostengono, in un programma radiofonico americano da essi stessi condotto, Jeff Rense e Art Bell, “In meno di trenta minuti si aprono in formazioni che si uniscono tra loro formando un sottile velo di finte nuvole simili a cirri che rimangono per ore”. Fra le tanti ipotesi formulate la più catastrofistica è quella ch’esse servano per eliminare almeno due terzi della popolazione mondiale: con un’operazione di geoingegneria clandestina si vorrebbe garantire la sopravvivenza al restante terzo, poiché l’attuale esplosione demografica non garantirebbe più al genere umano di potere continuare a vivere s’un pianeta oramai insufficiente per la conduzione d’una vita decente di tutti i suoi abitanti. Uno dei più accreditati sostenitori di questa teoria, lo statunitense Clifford Carnicom, afferma d’aver analizzato campioni d’aria raccolti al livello del suolo in seguito a operazioni di rilascio di scie chimiche.

    Egli ha affermato d’aver trovato alluminio e bario in queste polveri, che sarebbero state ottenute tramite precipitazione elettrostatica. C’è da dire che, ove un’ipotesi del genere potesse essere accreditabile, essa dovrebbe coinvolgere un così spropositato numero di persone da rendere davvero poco probabile la sua reale attuazione. Un po’ tutte le nazioni, europee e non, si sono preoccupate d’appurare se queste voci allarmistiche fossero o no veritiere. Bene!

    Tutte sono giunte alla conclusione che non c’è alcun elemento concreto che possa indurre a pensare a un complotto, anche perché non sono assolutamente dimostrabili, giungendo tutti alla conclusione che si tratti senz’altro di scie di condensazione. Per cercare di dirimere la questione s’è costituita in Italia l’associazione “Riprendiamoci il Pianeta”, con il precipuo scopo di preservare l’uomo rimettendolo al centro dell’Universo, valorizzando la Terra che lo ospita e dandogli il sostentamento quotidiano senza il quale non esisterebbe alcuna forma vitale. L’associazione opera nei vari ambiti della salute, dell’educazione, della politica e dell’economia.

    Propone modelli nuovi e indica soluzioni alternative percorribili. Essa nasce affinché i valori dell’essere umano possano ritornare al centro della vita del nostro pianeta, valorizzandolo, rispettandolo e amandolo come “Madre della Vita dell’Uomo”. Vuole, altresì, promuovere un movimento di rinnovamento che esprima modelli concreti che superino l’avidità e la distruttività umana.

    Sostiene il diritto inalienabile degli uomini e dei popoli alla’autodeterminazione con scelte culturali, economiche e sociali che disciplinino il loro destino. Promuove, infine, una politica al servizio del bene comune e non del potere di pochi organizzando, a tale scopo, pacifiche iniziative atte a disarmare gli eserciti per riconvertire le spese militari in benessere economico e ottenere un’armoniosa e gioiosa vita planetaria. 

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    Effeviauto 6 gennaio 2025