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Quando le calamità bloccano i cellulari ed entrano in "campo" i radioamatori. Intervista a Giuseppe Frosina

del 2018-10-28

Immagine articolo: Quando le calamità bloccano i cellulari ed entrano in "campo" i radioamatori. Intervista a Giuseppe Frosina

Vi siete mai chiesti qual è la prima cosa da fare in caso di calamità naturale? Beh, forse pochi saprebbero come comportarsi esattamente, ma di certo tutti sentirebbero l’impulso di chiamare qualcuno al cellulare: il figlio, il marito o la mamma. Affidare però la propria salvezza e la reperibilità a un cellulare, è un grande errore comune da evitare.

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  • Infatti, in caso di calamità naturale, le linee telefoniche risulterebbero così intasate da impedire qualunque tipo di comunicazione.Molto importante in queste occasioni, l’opera dei radioamatori che, capillarmente diffusi sul territorio, riescono nelle prime 24-48 ore a ripristinare le comunicazioni venute a mancare.

    «Di vitale importanza è la comunicazione radio quando le linee telefoniche risultano inaccessibili – spiega Giuseppe FROSINA, presidente dell’associazione radioamatori VALLE DEL BELICE di CAstelvetrano– noi radioamatori gestiamo le forze in campo, azione fondamentale per coadiuvare al meglio gli interventi.

    Quando si verifica una calamità i radioamatori comunicano con i colleghi delle province dando le prime notizie, ad esempio, quanto forte è stato il sisma così da capire anche quali sono le zone più colpite o più bisognose di interventi. Successivamente, si raggiunge il centro operativo misto più vicino, si attiva la sala radio e si inizia così ad accogliere le comunicazioni».

    L’Ari, iscritta di diritto nell’elenco delle associazioni di volontariato al dipartimento nazionale di Protezione civile, gestisce tra l’altro la rete di comunicazione alternativa di emergenza delle Prefetture italiane, i primi organi di governo incaricati di gestire i soccorsi, per cui sin dai primi momenti e durante tutte le fasi dell’emergenza, consentendo il traffico delle informazioni, sia quelle di prima emergenza che quelle di ordinaria comunicazione.

    «I radioamatori sono dei volontari a servizio dei cittadini, a supporto delle comunicazioni. Siamo ben organizzati anche in caso di mancanza di elettricità, con le nostre apparecchiature speciali che supportano batterie tampone, per un funzionamento assicurato in ogni situazione.

    In occasione del 50 anniversario del terremoto del Belice ,la sala  radio di telecomunicazioni emergenza radio gestita dall’ARI sezione “Valle del Belice” di Castelvetrano ha gestito le comunicazioni in centro radio mobile in Poggioreale con 2 squadre una sul luogo dell’epicentro ed una presso il centro comunale di Poggioreale .Sono stati effetuati collegamenti con unita’ radio in Santa Ninfa,Chiusa Sclafani,Corleone,Partanna,COM 4 Mazara del vallo e la  Prefettura di Trapani.

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