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Dopo le pecore e il cane sbranato la notte di Capodanno, Polizia Municipale alla ricerca del branco di cani

di: Elio Indelicato - del 2019-01-04

Immagine articolo: Dopo le pecore e il cane sbranato la notte di Capodanno, Polizia Municipale alla ricerca del branco di cani

Tra la notte di Capodanno e la scorsa notte sbranati 25 capi tra pecore e agnelli. E’ successo a Castelvetrano in due ovili dei due fratelli M. F. e M.S. che hanno il loro gregge a distanza di circa 500 metri in contrada Furone, proprio dietro l’area attrezzata della Diga Delia. Un branco di cani randagi della zona si pensa, probabilmente affamati, non hanno avuto difficoltà a saltare nei recenti dei due ovili nonostante anche la presenza di altri cani e azzannare agnelli e pecore.

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  • Lo spettacolo che si è presentato ai due fratelli nella mattina è stato veramente forte, vedere a terra i propri animali intrisi di sangue. Pare che anche un cane di guardia di proprietà di F.M. sia stato attaccato dal branco e ferito. Ai proprietari del gregge non è rimasto che allertare il comando dei Vigili.

    Sul posto è arrivato l’ispettore del Nopa, Salvatore Macaluso e il veterinario dell’Asp il dottore Leonardo Strada per procedere agli accertamenti di rito. Adesso si attendono gli esiti morfologici del terreno per poi procedere, a spese dei proprietari, alla distruzione delle carcasse e al loro interramento.

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  • I pastori sono avviliti al punto che pare abbiamo deciso in queste fredde notti d’inverno, di trasportare il gregge in un luogo più sicuro perché non si esclude, che il branco possa ritornare ad uccidere. Il veterinario, il dottore Strada aggiunge: ”L’area di aggressione fa pensare che i cani randagi, che hanno aggredito gli ovini, siano della zona. Per mancanza di cibo e probabilmente con cucciolate da sfamare, gli animali diventano feroci e non hanno paura di entrare anche in ovili custoditi da altri cani".

    Qualcuno ha pensato ai cani che stazionano davanti la vicina area attrezzata dove sono in molti ad andare soprattutto la domenica a fare lunghe passeggiate. Enzo Napoli animalista, che ogni giorno si preoccupa di portare da mangiare ad alcuni cani nell’area attrezzata dice la sua: ”Sicuramente l’aggressione non è stata fatta dai tre cani, di cui uno piccolo, che stazionano davanti l’area attrezzata. Sono cani assolutamente docili.”

    Intanto si apprende che nella notte di Capodanno, un branco di cani ha ucciso un Jack terrier, che era uscito dal cancello della casa probabilmente impaurito a causa dei botti di fine anno e finendo in mezzo alla strada, è stato sbranato dal branco di cani che non si sa, se sia lo stesso che ha agito nei due ovili.

    Danni per oltre 4.000 euro e la paura dei pastori di non sapere come fronteggiare il fenomeno, che sicuramente non è nuovo e che pare si presenti ogni anno in questo periodo, ma che non aveva avuto un epilogo così tragico.

    Ci si augura che la soluzione non siano le polpette avvelenate, che negli anni passati hanno finito per uccidere cani indifesi assolutamente tranquilli microcippati della zona, che tempo fa furono trovati morti e avvelenati all’interno dell’area attrezzata, provocando l’indignazione oltre che degli animalisti, anche di tantissime famiglie che avevano conosciuto la docilità degli animali festosi e innocui, tra gli alberi di contrada Trinità di Delia. Adesso sono partite le indagini da parte della Polizia Municipale, che spera di individuare al più presto il branco.

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