• A3 dottor Gianni catalanotto
  • A3 Conad
  • outlet del mobile A3bis fino al 10 giugno
  • Farmacia Rotolo Castelvetrano
  • A3bis Farmacia Rotolo
  • Spazio politico R1

Un carretto siciliano "speciale" tra aneddoti e storia grazie al campobellese Giuseppe Pulaneo, grande artista del legno

del 2019-01-22

Immagine articolo: Un carretto siciliano "speciale" tra aneddoti e storia grazie al campobellese Giuseppe Pulaneo, grande artista del legno

Questo racconto vuole rendere omaggio ad un grande artista del legno, Giuseppe Pulaneo. Nato e vissuto a Campobello di Mazara. Molti lo hanno conosciuto e amato come persona buona, sensibile all’arte e buon padre di famiglia. Pochi sanno di questo gioiello da lui costruito e ritengo giusto, visto che si tratta di un racconto che mi ha coinvolto per l’unicità dell’opera, che questa storia venga diffusa e conosciuta.

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • Alcuni personaggi e fatti citati, saranno ahimè, frutto di fantasiosa visione personale, perchè non esistono tracce di informazione dettagliata per la committenza dell’opera e per la mancata consegna della stessa. La storia riguarda la costruzione di un carretto siciliano con requisiti e misure inusuali. Il carro è rimasto intatto, non usato e casualmente ritrovato, unico nel suo genere, perché diversissimo nell’altezza delle ruote per l’onere che avrebbe dovuto compiere, ma ricco, ricchissimo di pura arte artigianale che questo grande artista (MAESTRO D'ASCIA) ha saputo regalare a tutti. A mio parere credo che l’opera dovrebbe avere l’onore di essere custodita in un museo.

    La storia:

  • h7 immobiliare catalanotto
  • Durante alcune opere di manutenzione alle mura e ad alcune opere dell’isola a cavallo degli anni 1957/58 un fornaio di Marsala che portava il pane caldo e i viveri per i pasti giornalieri agli operai era costretto ad attraversare la stradina artificiale che collegava Mozia all’isola grande con il proprio carretto, (uno dei tipici carretti siciliani). Spesso, causa la normale funzione della marea, l’acqua si alzava fino al pianale dei carri e la merce trasportata si bagnava, rendendo il pane, il formaggio o altre pietanze immangiabili.

    L’isola era conosciuta “anche” per la produzione di un liquore di vino particolare che veniva prodotto con il mosto dei suoi vecchi vitigni (il vecchio e dolce Grillo di Mozia). Vitigni che erano e sono ancora presenti in qualche vigneto della provincia di Trapani. Quel nettare veniva prodotto in un modo particolare e che io ricordi non ne esiste ricetta.

    Il garzone del vecchio forno a Marsala, faceva la spola dall’isola grande a Mozia, e l’antica stradina sommersa che avevano creato gli antichi abitanti dell’isola, ne garantiva l’attraversamento con muli cavalli e carretti.Cosa che diventava difficile quando la marea si alzava e le acque dello Stagnone diventavano impraticabili con quei mezzi. 

    Quindi il fornaio di Marsala, era costretto ad affittare una barca per attraversare quel tratto di mare, scaricare il suo pane e nel periodo della vendemmia per arrotondare qualche altro soldino portava dall’isola la pregiata uva.

    Il capocantiere dei lavori sull’isola avendo a cuore anche il disagio che si creava parlò al titolare del forno e si fece garante di far costruire un particolare carretto siciliano ad un mastro d’ascia di sua conoscenza e ne ordinò la costruzione. Quel mastro d’ascia era per l’appunto il nostro artista Pulaneo Giuseppe, il quale, con vero spirito artistico ha compiutto quell’opera.

    Le sculture nel legno sono di una bellezza incredibile, gli intarsi, i pomelli hanno una armonia incredibilmente fluida, ma ciò che rende unico quel carro, sono le raffigurazioni di battaglie come: LOrlando contro i saraceni e altre ancora. Ed è tutto intatto, leggibile, firmato dallo stesso artista.

    E' l’unicità assoluta delle sue ruote in legno, alte un metro e settanta da terra, che gli avrebbe permesso di percorrere la stradina che collega Mozia a Marsala senza che nè il cocchiere o la merce trasportata venissero bagnati dall’acqua del mare, ciò lo rende veramente UNICO. E' l’unico costruito con quelle strane misure. La causa del perché l’opera non venne mai consegnata al committente non mi è però nota.

    Francesco Saverio Bascio

    Vuoi essere aggiornato in tempo reale sulle notizie dalla Valle del Belìce? Clicca “Mi piace” su Castelvetranonews.it o seguici su Twitter

    Arredo Gulotta P1