Emanule Conti, uno scontro violento e ad alta velocità gli ha tolto la vita

L’alta velocità sembra essere stata la causa determinate della morte avvenuta all’alba della giornata di Pasqua a Marinella di Selinunte, di Emanule Conti, originario di Tivoli di 39 anni. Uno scontro violentissimo tra un'Audi, condotta da un giovane, di cui non sono state rese note le generalità e una Tmx 500 con a bordo Emanuele Conti, avvenuto lungo la via Cavallaro all’incrocio con la via delle Sirene.

Non si esclude che per l’investitore scatti il nuovo reato di “omicidio stradale” introdotto con la legge 23 del marzo del 2016. Il tutto è già passato al vaglio del Sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Marsala Maria Milia, che conduce le indagini. Adesso si attendono gli esiti delle analisi ematiche per accertare l’ eventuale presenza di tasso alcolemico dell’autista.

Il tutto comunque è ancora subordinato alla esatta dinamica dell’incidente al vaglio del Norm e dei Carabinieri della Stazione di Marinella, che fino a ieri hanno effettuato sul posto dei rilievi. Il tutto sotto l’egida della Procura che a sua volta nominerà un Ctu e solo allora, anche dopo avere sentito il conducente del mezzo, si avrà un quadro più chiaro.

Di certo Emanuele Conti, dopo aver percorso la via delle Sirene, sulla destra rispetto alla via Cavallaro si è immesso sulla stessa via sulla sua sinistra per andare in direzione della struttura Oasi. Quasi al centro della mezzeria, è stato investito dall’Audi,( direzione Castelvetrano), che a seguito dell’urto è finita sul palo della luce, che ha fatto da leva provocando il ribaltamento della stessa autovettura e la morte dopo qualche ora del conducente della moto, nonostante le cure dei sanitari dell’Ospedale di Castelvetrano per salvargli la vita.

Una traccia appena di frenata parla di uno scontro improvviso. Emanuele Conti da 15 giorni era stato posto sotto contratto nella struttura turistico alberghiera, come esperto di “food e beverage” fino ad ottobre. Lo strazio dei colleghi e degli amici all’obitorio di Castelvetrano è stato tanto.Tra questi il suo amico più caro il pluri stellato chef palermitano Nicola Giunta. “E’ morto un fratello, un amico fidato, un compagno di vita, con il quale avevo viaggiato tanto, sempre disponibile verso tutti.

Doveva andare alle sette al’Oasi per lavoro, ma ha preferito anticipare, perché nulla doveva sfuggire alla sua organizzazione.” Natale Giunta piange si dispera, ricordando che il suo amico aveva preso in affitto una casa nei pressi del villaggio La Fenice, dove viveva con la compagna ed era felice della sua avventura di lavoro a Marinella di Selinunte presso la struttura che ospita sempre turisti francesi.

Purtroppo ancora una disgrazia che si aggiunge a quella che un mese fa circa che ha visto la morte di un altro ragazzo in un incidente autonomo, mentre si recando al lavoro in una struttura alberghiera. Anche in quella circostanza causa di tutto fu l’alta velocità.