Storia del Selinus tra furti e polemiche. "Quando era una sala cinematografica e la tela del Pardo fu recuperata in Svizzera" di Totò Ferri
di: Totò Ferri - del 2019-07-11
Agli inizi del 1950 il Teatro Selinus è chiuso al pubblico. Il Teatro Selinus fino agli anni 50’ è destinato a sala cinematografica, la cui gestione, assieme al Cinema Marconi, era dei fratelli Nino e Giocchino Barbera. Dal 1967 si tenta di riaprirlo per organizzare spettacoli teatrali. Per tutto quel periodo, il Teatro è oggetto di atti vandalici (ruberie di legnami pregiati, applique in bronzo trafugati, sipario in velluto rosso danneggiato etc.).
Il primo tentativo serio di ristrutturazione risale al 1973. Agli inizi del 1984 la Giunta Sindaco Ciccio Lo Sciuto, su mia proposta, programma e pianifica gli interventi di cui alle lettere a), b), c), d):
a)rifacimento di tutta la pavimentazione con materiali ignifughi, cabina elettrica;
b) collocazione di poltrone sia in platea che nei palchi, sempre,con materiali ignifughi;
c) restauro dei materiali in legno pregiato esistenti per l’acustica;
d) intervento conservativo del soffitto, sistemazione del sipario e realizzazione degli “applique” stile neo classico liberty. Durante gli anni d'inattività, oltre alle ruberie, il Teatro subisce danni strutturali causati dall’azione devastante degli agenti atmosferici.
Un'azione mirata per il recupero è complessa ma non impossibile. Non sfugge a nessuno che lo stile neo classico liberty del nostro Teatro, progettato da Giuseppe Patricolo, alla fine 800’, condiziona le scelte restaurative imposte all’origine dal progettista. Riguardo la realizzazione del nuovo sipario si ricorre ad una soluzione interessante, trafugata in quel periodo la tela del Pardo viene successivamente recuperata in estremis dall’Arma dei Carabinieri ai confini con la Svizzera.
Allora si disse perché non realizzare un saliscendi ingabbiando la tela e utilizzarla come sipario?
L’idea trova consensi. Complessa, invece, è la realizzazione degli applique e del lampadario, anche se nei teatri del Patricolo non è presente. Fa testo, infatti il Teatro Massimo di Palermo. Essendo nota la bravura di Nino Ferracane, grafico di qualità, gli chiedo di visionare delle vecchie foto del Selinus per disegnare gli applique su carta Foto 60 e 61.
I disegni, mirabilmente riprodotti, vengono inviati ai Maestri di Murano. Una delegazione guidata dallo scrivente e dall’Ing.Mariano Palermo, si reca a Murano per acquisire tutti i dati tecnici al fine di predisporre il relativo bando di gara.
Terminati i lavori in meno di 10 mesi, con la visita della Commissione Spettacoli, presieduta dal V. Prefetto Dott. D’Amico, finalmente il Selinus riapre dopo quasi quarant’anni, non senza polemiche.
Poteva, infatti, la serata inaugurale non essere contestata dai compagni comunisti capeggiati da Manlio Di Bella ed Ignazio Butera? Insignificanti le motivazioni della protesta, mentre è significativo riferire quanto scritto da Giuseppe Martino detto Giumar Iniziativa Sicilia, 22 /03/84’. L’articolo integrale di Giuseppe Martino era così intestato: "Fiore all’occhiello entro l’Anno".
"Da quanti anni è ormai chiuso il bel Teatro Comunale Selinus,Opera pregiata del Patricolo, lo stesso architetto che costruì il Massimo di Palermo, da tempo ormai assolve solo ad una funzione decorativa, nella Piazza Garibaldi oltre ad essere ricettacolo di centinaia e centinaia di nidi di rondini che lì, tra le” gocce” del suo frontespizio, si ritrovano puntuali ogni anno, agli albori della primavera.
Fiumi d'inchiostro sono stati versati, passando però sotto il ponte della indifferenza più generale. Manifestazioni di protesta popolare sono state pure fatte, di tanto in tanto, ma, anch’esse sono passate inosservate. Circa un anno e mezzo fa, qualcosa si stava muovendo per l’apertura del Teatro per la cui sistemazione il Comune aveva ottenuto una serie di contributi. Vuoi per un motivo o per un altro il Teatro però è ancora chiuso.
Di recente i responsabili dell’Associazione teatrale “Maschere di Selinunte”, in occasione di uno spettacolo presentato nel salone del Circolo della Gioventù, denunziavano all’opinione pubblica la latitanza del Comune per quanto concerne l’apertura del Teatro Selinus.Subito dopo era presentata un'interpellanza al Sindaco; ma già sull’argomento un altro gruppo consiliare, anni addietro, aveva inoltrato una interrogazione al Sindaco, non ottenendo alcun risultato concreto.
Abbiamo intervistato l’Assessore al Turismo e Spettacolo Preside Antonio Ferri: alla domanda quando sarà riaperto il Teatro Selinus R. Il Teatro Comunale Selinus sarà riaperto entro il 1984. Sarà il fiore all’occhiello dell’attuale Amministrazione e perché no di tutto il Consiglio Comunale. Ormai oltre che un fatto di costume, è una vera e propria questione di orgoglio e di principio.
Pertanto ha proseguito l’Assessore non tralascerò nulla, nella maniera più categorica.
Quali sono stati e sono tutt’ora i motivi che hanno impedito l’apertura del Teatro Comunale? Risulta che i lavori di sistemazione e di rifinitura di esso sono stati espletati. Cosa manca dunque perché il Teatro venga riaperto definitivamente al pubblico?
Chiarirò subito la faccenda ha risposto l’Assessore. Per la sistemazione del Teatro Selinus il Comune di Castelvetrano ha ottenuto, nel tempo tre finanziamenti da parte della Regione Siciliana:
1°progetto redatto dall’Arch. Saporito in data 8.6.1967 per un importo di £45.000.000, lavoro non realizzato;
2° progetto redatto, sempre, dall’Arch.Saporito, 29.5.1973, per un importo di £ 200 milioni di cui £ 154.774.860 per lavori completati e collaudati, contributo erogato dalla Regione Sicilia Turismo;
3°progetto redatto ancora dall’Arch. Saporito in data 28.5.79 per un importo di £ 300.000.000 contributo erogato dalla Regione Siciliana Assessorato Turismo;
4°progetto redatto, 9.1.82, dall’Ufficio Tecnico per un importo complessivo di £ 200.000.000 contributo erogato dalla Regione Assessorato Turismo.
Col primo intervento 2° progetto sono state eseguite le opere murarie; con il secondo intervento 3° progetto sono state completate ed installate le poltroncine e la moquette. Col terzo intervento 4°progetto sono stati installati gli scenari sul palcoscenico e si è badato a realizzare l’impianto elettrico. Sotto questo profilo tutto è andato avanti più o meno speditamente…
Quale intoppo, allora, non ha permesso l’apertura del Teatro Selinus?
Una formalità di natura squisitamente burocratica: ad oggi non è stata regolarizzata la contabilità dei tre interventi regionali. Gli uffici comunali responsabili stanno provvedendo a regolarizzare omissis. Subito dopo, inviati alla Regione tutti i documenti riguardanti la regolarizzazione contabile, si potrà procedere agli ultimi lavori per rendere funzionale e agibile il Teatro.
A quanto ammonta la spesa per questi lavori e come potrà ottenersi il relativo finanziamento.In particolare di quali lavori si tratta?
Per completare il Teatro occorrono dai 200 ai 250 milioni di lire. La Regione Siciliana procederà al relativo finanziamento non appena avrà la contabilità complessiva dei relativi finanziamenti. Perchè il Teatro sia dichiarato agibile e funzionale mancano queste opere: impianto autoclave, la pompa a scoppio del sistema antincendio, il tirante elettrico per il lampadario centrale, gli applique, la sistemazione delle uscite di sicurezza, l’illuminazione di emergenza, il quadro elettrico generale, una revisione dell’intonaco interno ed esterno, la sistemazione dei camerini, la cabina elettrica.
Per quanto riguarda l’ultimo finanziamento di 250 milioni, nella malaugurata ipotesi che la Regione Siciliana non dovesse concedere il finanziamento, superate tutte le formalità chiederò a tutte le forze politiche presenti in Consiglio che la somma necessaria, per rendere agibile e funzionale il Teatro, sia inserita nel Bilancio di Previsione 1984 del Comune.
Solo così il Selinus, entro l’anno sarà riaperto. L’avvenimento, lo ripeto, costituirà motivo di vanto per tutti.
Articolo di Totò Ferri
F.to Giuseppe Martino
Il teatro è stato riaperto il 14 dicembre 1984 con lo spettacolo "I ragazzi irresistibili"