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Da CVetrano agli USA quando l’ortottica è lavoro e volontariato. Storia di Salvatore Bellante

di: Federico Pier Paolo Indelicato - del 2019-08-05

Immagine articolo: Da CVetrano agli USA quando l’ortottica è lavoro e volontariato. Storia di Salvatore Bellante

"Mi chiamo Salvatore Bellante, ho 31 anni e vengo da Castelvetrano. La mia famiglia ha origini Palermitane e Balestratesi. Ho frequentato il liceo classico di Castelvetrano ed, appena finito, ho studiato ortottica all’università degli studi di Palermo. Mi sono laureato a novembre del 2009, in 3 anni esatti, e dopo due settimane ho iniziato a fare volontariato all’ospedale di Castelvetrano come ortottista."

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • Esordisce così alla redazione di Castelvetranonews, Salvatore, giovane ortottista, che oggi lavora all'ospedale dei bambini di Philadelfia in USA.   

    Sarebbero quasi 28mila i giovani italiani volati all'estero nel 2017, con una laurea in tasca. 33mila invece i diplomati di 25 anni, che avrebbero seguito la stessa strada, secondo il report Istat "Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente".

    Sono diverse le motivazioni, per le cui si decide di andare via dalla propria terra, ma indubbiamente qui c'è poca offerta di lavoro, e condizioni non sempre adeguate, come ci racconta lo stesso Salvatore, in merito ad una sua esperienza lavorativa qui in Sicilia: "Nonostante tutto, il lavoro era precario, le opportunità di crescita professionale scarse e le soddisfazioni poche, per non parlare poi dello stipendio.

    Salvatore Bellante ha costruito un curriculum di tutto rispetto.

    "Da gennaio ad ottobre 2010 ho frequentato un corso di perfezionamento in ipovisione e riabilitazione visiva presso l’ università Cattolica di Roma al policlinico Gemelli.  L’ esperienza di volontariato è durata solo cinque mesi. Infatti, ad Aprile 2010 ho finalmente trovato lavoro part-time in uno studio oculistico di Castelvetrano.

    A luglio 2010 ho anche cominciato a lavorare per una clinica privata di Pisa. L’oculista che mi ha assunto a Pisa aveva anche uno studio a Palermo e all'inizio ho fatto il pendolare tra Pisa, Palermo e Castelvetrano ogni settimana.

    La domenica volavo a Pisa per lavorare per una settimana in clinica e il venerdì o la domenica della stessa settimana ritornavo in Sicilia per lavorare in due studi privati a Castelvetrano e Palermo. 

    Dopo un anno e mezzo, ho trovato un accordo con gli oculisti con cui collaboravo e le cose sono cambiate un po’. Invece di viaggiare ogni settimana, mi fermavo a Pisa per tre settimane a tornavo in Sicilia una settimana al mese.  Nonostante tutto, il lavoro era precario, le opportunità di crescita professionale scarse e le soddisfazioni poche, per non parlare poi dello stipendio."   

    Nell'estate del 2013, arriva l'occasione che segna la svolta. Salvatore viene a contatto con una realtà ben diversa dall'Italia. Negli Stati Uniti d'America, sono pochi i laureati nel suo corso di studi. 

    "A luglio 2013 sono andato in vacanza negli Stati Uniti dove vivono alcuni miei cugini. Uno di loro, non avendo mai sentito parlare della mia professione, ha cominciato a cercare su internet informazioni sul mio lavoro negli Stati Uniti ed ha scoperto che la professione dell’ortottista qui negli Stati Uniti è relativamente nuova. 

    A quei tempi c’erano solo 11 "corsi di laurea” in tutti gli Stati Uniti e solo uno o due studenti per corso si laureano ogni anno. Questo significava che c’era tanta richiesta di lavoro, e i professionisti venivano pagati bene. A quel punto mio cugino mi mise in testa l’idea di trasferirmi negli USA." 

    Galeotto fu il cugino e il viaggio in America. Non è facile andare a lavorare e trasferirsi in uno stato extracomunitario. Vi sono delle regole precise, a cui attenersi. In America, è necessario ottenere la cosiddetta carta verde, la 'green card', che è un'autorizzazione rilasciata dalle autorità statunintensi, che permette ad uno straniero di risiedere negli USA per un periodo di tempo illimitato

    "Ad ottobre 2013, - il cugino n.d.R. - ha fatto per me la domanda per ottenere la Green card tramite una lotteria governativa, e dopo un lungo percorso burocratico durato un anno e mezzo ho vinto la Green card.  Nel frattempo, mentre aspettavo che il percorso burocratico avanzasse, avevo bisogno di un piano B in caso la green card fallisse.

    A maggio 2014 mi sono iscritto ad un Master in Oftalmologia clinica e ricerca visiva alla Glasgow Caledonian University in Scozia (UK) ed ho iniziato il corso a settembre dello stesso anno, laureandomi ad agosto 2015.

    Ad ottobre 2015 ho finalmente avuto il colloquio con l’ambasciatore americano a Napoli, lo step finale per ottenere la Green card.  Una volta ottenuta la Green card, a febbraio 2016 sono partito per il Michigan dove ho vissuto per due mesi con i miei cugini."  

    Acquisita la Green card, per Salvatore, si aprì la caccia al lavoro. 

    "Li ho cominciato ad inviare via email domande di lavoro in tutti gli ospedali americani che avessero una posizione aperta e, in un solo mese, ho ottenuto tre offerte di assunzione. Ho accettato l’incarico all’ospedale dei bambini di Philadelphia, dove lavoro e vivo tuttora, ed ho cominciato a lavorare a maggio 2016. 

    All’inizio, io ero l’unico ortottista ma a poco a poco, con il supporto del manager e del primario del dipartimento di oculistica, abbiamo incrementato il servizio di ortottica. L’ospedale, da allora, ha assunto altri due ortottisti ed ha aperto sei cliniche di ortottica tra la sede centrale a Philadelphia e altri due ospedali satelliti in Pennsylvania e New Jersey. In queste cliniche, io ed i miei colleghi ortottisti lavoriamo in maniera indipendente visitando i nostri pazienti."   

    Ma oltre il lavoro, arriva la soddisfazione personale, quel valore aggiunto che qui non c'era.   

    "In più, a novembre 2017 il primario mi ha chiesto se mi fosse potuto interessare aprire una fellowship in ortottica all’ospedale dei bambini. Ovviamente ho colto la palla al balzo ed ho iniziato tutto il percorso burocratico ed amministrativo. A febbraio 2019 siamo stati finalmente accreditati per la fellowship ed io sono stato nominato direttore del corso. Il primo studente comincerà il training a settembre 2019. " 

    Ringraziamo il prezioso contributo di Salvatore Bellante, a raccontare la sua storia per i lettori di Castelvetranonews.

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    Effeviauto 6 gennaio 2025