CVetrano, donna azzannata da un cane. Oltre settanta i punti di sutura e shock per una 41enne

Ancora sotto shock una donna di Castelvetrano, N. V. di 41 anni, con ancora i segni visibili di una aggressione di un cane randagio. Sono settantaquattro i punti di sutura alla gamba sinistra. Intanto il canile continua a restare chiuso dopo l’ordinanza sindacale dello scorso 12 agosto. L’aggressione risale al 18 settembre scorso, ma la donna l’ha voluta rendere pubblica solo adesso, perché non vuole che quello che le è successo possa ancora accadere, soprattutto perché il cane che l’ha aggredita scorazza ancora tranquillamente.

La stessa racconta che: ”intorno alle 20,50 stavo spingendo un carrello di spesa nei pressi della ditta dove per altro lavoro, in contrada Rampante, traversa della via Partanna quando venivo aggredita da un cane randagio di colore bianco e nero di grossa taglia che mi azzannava al polpaccio della gamba sinistra.

Dopo avermi addentato, il cane abbandonava la presa e poi mi aggrediva nuovamente, buttandomi a terra senza possibilità di difendermi. Le mie urla di dolore e spavento hanno attirato l’attenzione di mio marito che è riuscito a fare allontanare l’animale.”

La donna è stata trasportata in un lago di sangue all’Ospedale, dove i medici del Pronto Soccorso con molta professionalità, sono riusciti dopo un’ora e passa a ricucirle le vaste ferite con prognosi di sette giorni. La stessa non si è ripresa e ha grosse difficoltà deambulatorie.

All’atto della denuncia formalizzato al Comando dei Vigili Urbani le è stato detto che il servizio di accalappiamento non è possibile in quanto il canile è chiuso all’ingresso di nuovi animali e l’accalappiamento in capo alla Ditta Vilardi non è possibile farlo perché il canile di Sambuca, dove dovrebbe essere trasferito il randagio è saturo. Una versione confermata dagli stessi Vigili Urbani.

Intanto il canile municipale, si ricorda che è stato precauzionalmente chiuso, con ordinanza sindacale lo scorso 12 agosto per un caso di Leptospirosi segnalato lo scorso 3 luglio dal responsabile dell’Asp Dipartimento di Prevenzione Veterinaria Area di Sanità Pubblica Veterinaria, dal dottore Vincenzo Vilardi.

Gli esami furono eseguiti su un cane poi deceduto.Tutto ciò ha portato sin ad oggi alla chiusura del canile. Lo stesso responsabile medico di Castelvetrano ed Alcamo conferma che:

"Il protocollo terapeutico per questa malattia infettiva che può contagiare anche l’uomo, viene trasmessa dalle urine del ratto. Dopo un iter laborioso che passa attraverso anche l’intervento dell’Istituto Zooprofilattico di Palermo, posso assicurare che a giorni il sindaco potrà ordinare il dissequestro cautelativo della struttura, non essendoci altre cause ostative.”

La riapertura consentirà la ripresa delle attività, compreso l’accalappiamento, che si spera possa  portare alla individuazione dell’animale che ha azzannato la donna e alla sua cattura.

Nella foto la donna con la gamba fasciata.

Elio Indelicato per il Giornale di Sicilia