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II crimine nell’epoca del Covid-19. Aumentano i furti nei negozi e azzerati nelle abitazioni. Attenzione ai maltrattamenti in famiglia

di: Dott. Francesco Marino criminologo - del 2020-03-21

Immagine articolo: II crimine nell’epoca del Covid-19. Aumentano i furti nei negozi e azzerati nelle abitazioni. Attenzione ai maltrattamenti in famiglia

Le limitazioni imposte dalle autorità per contrastare la pandemia da coronavirus sembrano avere inciso non poco sulla mappa del crimine. Si sta osservando una “crisi” di reati come risse, rapine, spaccio, furti in abitazione, truffe agli anziani che prevedono l'uscita da casa della vittima per prelevare denaro. Farebbero eccezione i furti nei negozi chiusi per la nota emergenza.

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  • L’attività del pusher risulta assai rallentata. Costoro sanno che se beccati, oltre all'accusa di spaccio, dovranno rispondere dell'inosservanza dei provvedimenti governativi per essere stati sorpresi a circolare senza un valido motivo. Vendere gli stupefacenti non può certo rientrare tra le comprovate esigenze lavorative o di necessità che autorizzano gli spostamenti indicati dal governo.

    Alcune questure hanno segnalato azioni criminose di sedicenti operatori sanitari che si sarebbero intrufolate nelle abitazioni con la scusa di proporre visite domiciliari al fine di effettuare un tampone preventivo per il coronavirus. Le vittime preferite sarebbero anziani, persone sole o fragili.

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  • Si raccomandano i lettori di questo articolo a porre tanta attenzione a chi si fa entrare in casa e sapere che non esistono oggi operatori accreditati che spontaneamente si offrono per fare tamponi preventivi.

    Tuttavia le tradizionali attività del crimine stanno subendo una significativa metamorfosi, in particolare verso la direzione delle truffe online. I predatori del web sanno bene che, in questo momento, milioni di italiani sono costretti a rimanere a casa dietro un pc o uno smartphone e potrebbero raffigurare potenziali vittime.

    Si sta assistendo ad una esponenziale proliferazione di siti web i quali offrono prodotti sanitari o promuovono campagne di raccolta fondi a favore di strutture impegnate nella lotta al Covid-19.  I truffatori del web si sarebbero spesso infilate nelle transazioni inviando mail, con modificate coordinate bancarie, per dirottare verso di loro i soldi di ignari compratori o benefattori.

    Facciamo molta attenzioni ai numerosi messaggi o email che stanno circolando in questo periodo. Apparentemente sembrano collegati al coronavirus. Menti criminali, attraverso tecniche di alta ingegneria psicologa, invitano o stimolano i destinatari a cliccare su un link: si tratta di phishing ossia di truffe informatiche.

    Si sa di un'email, con apparenti importanti comunicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sul coronavirus, inviata nella casella postale di diversi utenti. Se si dovesse cliccare sul link proposto, per avere ulteriori più informazioni, un hacker si impossesserà dei dati memorizzati nel pc., ruberà le informazioni private e poi il criminale che l’ha inviata chiederà un riscatto per restituirvi ciò che vi ha rubato.

    Oggi, preoccupa molto i criminologi la spessa previsione di un sostanziale aumento delle violenze domestiche, in particolare sulle donne. In questa condizione, la compresenza obbligata di carnefice e vittima può aumentare in maniera esponenziale i maltrattamenti in famiglia.

    L’isolamento è una delle peculiarità delle relazioni abusanti ed è già documentato come la violenza domestica accresca durante i periodi di lontananza dal lavoro. Per molte donne recarsi a lavoro o accompagnare i figli a scuola significa sfuggire, anche solo momentaneamente, alle dinamiche di violenza domestica.

    Rimanere nella propria abitazione e condividere ininterrottamente lo spazio con i propri aggressori, per molte signore, potrebbe non essere l’opzione più tranquilla. Anzi, potrebbero crearsi le circostanze in cui la propria incolumità verrebbe ancora più compromessa. In questo contesto, poi, è anche più difficile chiedere aiuto.

    Per il futuro prossimo, l’ipotizzabile incertezza economica e l’instabilità sociale che ragionevolmente ci attendono, auguriamoci non siano un robusto volano che conduca a ulteriori abusi domestici. Purtroppo, è noto agli studiosi di criminologia che quando le collettività subiscono ulteriori tensioni i tassi di violenza aumentano.

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