Castelvetrano, credito d'imposta fino a 18 Mila Euro per i lampioni storici del Selinus. Avviso del Comune
di: Alessandro Indelicato - del 2020-07-01
In foto: Il teatro Selinus (ph. wikipedia)
Appare mutilata ad ogni castelvetranese che si rispetti, la vista del Teatro Selinus, priva dei due lampioni caratteristici, rimossi dalla commissione prefettizia in seguito alla constatazione di una scarsa stabilità, tanto da poter causare danni all'incolumità pubblica.
E’ stato diramato un avviso pubblico dal comune di Castelvetrano, dopo la delibera di giunta n.109 del 24.12.2019, per regolamentare le erogazioni libere da parte di privati o imprese per la ricollocazione e la riattivazione funzionale dei due lampioni storici, ottenendo uno sconto fiscale dalle imposte mediante l’Art bonus.
Quest’ultimo, è un credito di imposta che favorisce le donazioni libere a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. In particolare, le persone fisiche e gli enti non commerciali, possono usufruirne nei limite del 15% del reddito imponibile, mentre le imprese nei limiti del 5% dei ricavi annui, per un valore massimo del 65% delle erogazioni sostenute.
Il credito di imposta inoltre, viene ripartito in tre quote annuali di pari importo. L’importo massimo di erogazione è di € 18.506,40: tanto è infatti la somma che servirebbe per riportare al lustro i due lampioni storici di cui esistono solo altri due esemplari al mondo (due si troverebbe a Modica), realizzati in era fascista.
Per contribuire, è necessario effettuare un bonifico bancario, indicando come causala “Art Bonus – erogazione liberale per Comune di Castelvetrano (P. Iva 00296480817) – Lampioni storici antistanti il teatro Selinus - C.F./P.Iva Donatore _____________. “ di cui è beneficiario il Comune di Castelvetrano (P. Iva 00296480817), sul C/C accredito IBAN IT95O0521681830000000000133.
Per ottenere la detrazione del 65%, conservare la ricevuta del versamento ed esibirla in sede di dichiarazione dei redditi o di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
L’avviso scade il 31 agosto 2020.