“Le ragioni di una candidatura alle Regionali”. Lettera aperta di Rosalia Ventimiglia
del 2022-06-27
Si avvicinano le elezioni Regionali. La zona occidentale della Sicilia necessita di politici che possano rappresentarne le esigenze. Ancora i nominativi dei candidati non sono noti e le trattative politiche sono in corso.
A dare disponibilità ad una candidatura è stata Rosalia Ventimiglia, la quale, con una lettera aperta, spiega le motivazioni sottostanti la sua aspirazione ad impegnarsi per le prossime elezioni Regionali:
“Il 2022 per la Sicilia e per la valle del Belìce in particolare, sarà un anno molto importante; le elezioni Regionali potrebbero essere la giusta occasione per riuscire ad avere a Palazzo dei Normanni una rappresentanza qualificata, consentendo a questa bellissima terra un necessario cambio di passo.
Certo, si fa presto a dire “qualificata”. Non è facile affrontare le pesanti situazioni che attanagliano il popolo siciliano. Il tempo della demagogia è finito. Gridare ed arrabbiarsi non aiuta a risolvere i problemi. La politica dei prossimi anni ha bisogno di moderazione e di tanto sacrificio.
Indubbiamente, una buona preparazione culturale, una sana predisposizione ad occuparsi del “bene comune”, una buona capacità di dialogo, sono doti indispensabili per chi ha una sentita ambizione nel rappresentare una Comunità.
Caratteristiche queste che, troppo spesso, si manifestano solo in campagna elettorale, ma che poi non caratterizzano più di tanto l’attività dei deputati durante il quinquennio successivo.
L’ ambito territoriale del Belìce, ad esempio, ha tanto bisogno di risposte, di importanti interventi che fino ad ora, a mio parere, non sono stati eseguiti. Tante promesse da campagna elettorale, deputati che si vengono a prendere i voti e poi? Chi li vede?
Il territorio ha bisogno di deputati che stanno a contatto tutti i giorni con la zona che li ha eletti. Dovrebbero ogni giorno ascoltare le istanze dei cittadini. Invece, spesso, registriamo, da parte di alcuni deputati, il silenzio assoluto.
La Sicilia Occidentale ha delle risorse naturali che hanno consentito lo sviluppo dei principali fattori economici che la caratterizzano, come l’agricoltura ed il turismo.
Quello che al momento ha prevalso in entrambi i comparti produttivi di beni e servizi, è stato sicuramente il “fai da te”: la forza di volontà ed il coraggio di tanti imprenditori, ha consentito di superare tutte le difficoltà, dovute alla mancanza di aggregazioni consortili e di infrastrutture che avessero come scopo l’abbattimento dei costi di produzione e la facilitazione della logistica e dei trasporti.
Un esempio: l’Aeroporto di Birgi sta tornando alla sua piena efficienza grazie alla tenacia ed alla capacità di un imprenditore come Salvatore Ombra, che ha tolto molte ore alla sua azienda per il bene comune.
Ma questo è solo un esempio delle possibili aree di intervento della politica Regionale che, a mio parere, tra i suoi scopi principali, dovrebbe avere quello di sostenere le attività di produzione e di servizio, per incrementarne lo sviluppo in termini di fatturato e di valore aggiunto dei prodotti e dei servizi.
Anche la Cultura è affidata troppo spesso alla passione ed all’intraprendenza di privati ed Associazioni. E’ mancata una programmazione mirata. La cultura necessita di un piano funzionale legato ai territori. La mancanza di strategie condivise, ha creato spesso inutili gelosie e lotte da campanile.
Pochi risultati e disorganici. Una dispersione scriteriata di risorse che, per accontentare tutti, in maniera spesso clientelare, non ha portato di certo lo sviluppo culturale al territorio, alimentando futili dispute tra località.
Da quanto ho esposto, credo si possano evincere chiaramente le motivazioni della mia disponibilità ad una candidatura per la prossima scadenza elettorale. Autunno si voterà per eleggere 70 Deputati al Parlamento della Regione Siciliana.
Non nascondo la mia forte intenzione di poter far parte della nuova assemblea di Palazzo dei Normanni, per rappresentare il mio territorio.
Sarebbe, per me, un grande onore. So di dover assumere una forte dose di responsabilità nei confronti di tutti, di chi mi avrà accordato la sua fiducia con il voto e di chi mi sforzerei poi di convincere, con la mia attività da deputato, che avrebbe fatto bene a farlo.
Dal 1947 ad oggi sono state solo 46 (il 5,6% del totale) le donne che sono state elette a partecipare all’Assemblea Regionale Siciliana, il più antico Parlamento d’Europa. Auspico una maggiore presenza della componente femminile nell’Ars; ma la mia presenza non intende rappresentare solo un numero della “quota rosa”; per me il ruolo delle donne si estrinseca di più enfatizzando le loro caratteristiche professionali, le loro capacità di essere madri piuttosto che la loro femminilità.
Faccio mie le parole di Claudia La Rocca, attualmente deputato dell’Ars eletta nel collegio di Palermo: “….solo le donne e gli uomini insieme possono rappresentare pienamente, con le proprie sensibilità, capacità e bagaglio di esperienze, gli interessi generali”.
Queste parole rispecchiano ciò che ha rappresentato sempre il mio pensiero libero, il mio obiettivo esistenziale, il mio costante impegno professionale e sociale. Il mio stile di vita, le mie idee e il mio impegno hanno sempre trovato la giusta energia nei valori a cui ho sempre creduto.
La politica è valore. Come si può parlare alla gente senza una visione ideale e valoriale della società? Impegno, moderazione, umiltà, confronto, progettualità, ascolto attivo, sono tutte funzioni che trovano la loro ragion d’essere nelle idee e nel modello di società che vuoi lasciare alle future generazioni.
Noi siamo responsabili del futuro dei nostri figli. Ecco perché intendo mettere in gioco la mia persona: sono mamma e so quanto è importante impegnarsi per dare ai figli una speranza e una direzione. Il futuro appartiene a tutti. Scegliamo di cambiare per dare al nostro territorio una rappresentanza politica più concreta, più vicino ai bisogni della gente e meno salottiera”.
Rosalia Ventimiglia