Piazzetta in legno di Selinunte, Comune e commercianti ancora lontani. Presentato ricorso
del 2022-11-03

Continuano a “tappe” i lavori sulla piazza di legno di Marinella di Selinunte. Al “divorzio” più o meno consensuale tra l’Amministrazione Comunale e la ditta che aveva, per conto del Gal, iniziato i lavori non ritenuti idonei dall’Architetto Vincenzo Barresi, direttore dei lavori, adesso un’altra ditta sta effettuando altri interventi, sostituendo alcune tavole ammalorate, anche se il calpestio della stessa piazza, per una donna che porta i tacchi, è veramente a rischio.

Il Sindaco, sulla possibilità che i commercianti della piazza Scaro di Bruca rimontino gazebi e tavoli la prossima estate, sembra intransigente: “Devono essere in regola con i tributi comunali, che possono rateizzare. A noi interessa che i commercianti chiedenti spazi abbiano la regolarità tributaria, la quale si può avere pagando solo anche la prima rata.”
L’Avvocato Margherita Barraco, selinuntina doc, che perora la causa dei commercianti, ha già iniziato quella che attualmente è un’attività extragiudiziale nei confronti dell’Ente, per contestare pretese creditorie del Comune, invitando il Sindaco a trovare una soluzione: “Il ricorso mira ad ottenere l’annullamento degli avvisi di accertamento relativi alla Tosap negli anni 2018 e 2019. L’argomentazione meritoria a sostegno dei ricorsi è la presunta carenza del potere impositivo da parte del Comune di Castelvetrano e ciò per scadenza della concessione demaniale, rilasciata nel 2013 e valida sino al 28 febbraio 2018.

Oltre quanto verificatosi e per cui ci si rimette alle determinazioni della Commissione Tributaria provinciale di Trapani nel caso che il Comune non provveda ad annullare in autotutela gli avvisi di accertamento opposti.
Ci si auspica, altresì, che sempre l’Ente deponga le armi nella consapevolezza di quali siano i propri poteri, le proprie competenze ed i propri limiti anche giuridici! Appare necessario aprire un dialogo, piuttosto che colpire delle attività, che ad oggi stanno subendo delle perdite economiche notevoli per il veto imposto dal Comune di non poter usare la piazza per fini commerciali!
Il Comune dovrebbe provare a trovare dei punti d’incontro e non di scontro per la gestione e cura di una piazza, i cui lavori di sistemazione e ripristino sembrano eterni ed infinti e sui quali non si vogliono esprimere pareri e punti di vista e ciò al fine di consentire alle attività di poter far quadrare i conti e continuare a sopravvivere, piuttosto che condannarle, con veti, divieti ed atti impositivi, ad una lenta ed inesorabile morte commerciale, che sarebbe ennesimo declino della borgata tutta.”