“Castelvetrano arranca. Serve una rivoluzione culturale”. Intervista a Luca D’Agostino
del 2023-04-17
Assessore per 5 mesi e tra i primi sostenitori dell’Amministrazione Alfano. Poi la candidatura alle Regionali e il focus sulle prossime comunali. Ai nostri microfoni Luca D’Agostino, grillino della prima ora, fatto delle considerazioni sulle prossime comunali castelvetranesi.
“È partito il countdown verso le prossime elezioni comunali e nonostante sia ormai chiaro a chiunque che amministrare questo Paese sia difficile e faticoso, noto che è iniziata la gara per accaparrarsi il potere.
Ricoprire un incarico pubblico, che sia il ruolo di Sindaco, Assessore o Consigliere Comunale, prevede impegno, determinazione, competenze e capacità di farsi valere ai tavoli che contano.
Spesso siamo stati abituati a votare persone che oltre ad essere simpatiche hanno avuto poche qualità e per questo serve la massima attenzione dei cittadini:
Votare è necessario, ma non è sufficiente. Bisogna controllare gli eletti.
In questo momento Castelvetrano è una città che arranca.
È doveroso partire da questo dato inconfutabile perché i primi che necessitano di essere ascoltati sono i cittadini.
È una città che si divide tra chi non vuole fare niente e gioca al tanto peggio tanto meglio, chi rimane lì a guardare, e chi la vuole cambiare questa terra.
Una delle cose che mi sono sempre detto è che anche se avessimo le strade più belle della Sicilia, il verde più rigoglioso d’Italia, ed eventi giornalieri che attraggono migliaia di turisti, non servirebbe a quello di cui abbiamo bisogno realmente: una rivoluzione culturale.
Sono stato uno di quelli che ha gioito quando si è insediato il Sindaco Alfano, perché era un momento in cui bisognava cambiare e pur essendo dello stesso Movimento, sono sempre riuscito ad essere prima di tutto un cittadino preoccupato per la propria città e soltanto dopo un attivista politico che cerca di condividere idee. Ciò significa che ho criticato quando era giusto farlo e gioito nei momenti opportuni. Perché in ballo non c’è il bene di un partito, bensì di un’intera collettività.
Seppur per appena 5 mesi sono stato Assessore di questo Comune ho capito che ci sono tante difficoltà e per questo ogni piccola buona notizia va accolta con il giusto equilibrio.
La stabilizzazione dei precari va presa per quella che è: un evento storico che si è protratto nel tempo tenendo ingiustamente sotto scatto diversi dipendenti comunali.
Sono state abbassate le tariffe sull’occupazione del suolo pubblico, che attrarranno maggiormente i mercatisti.
La festa del cioccolato ed il giro di Sicilia sono stati un modo per ricordare a tutti che Castelvetrano è viva, ma bisogna fare in modo che non siano eventi isolati.
Da qualche mese siamo fuori dal dissesto finanziario e quindi bisogna dare segni tangibili.
Come si suol dire: ora o mai più.
Qualche anno fa avevamo bisogno di un’Amministrazione per bene, adesso abbiamo bisogno di spiccare il volo.”