Commemorazione strage di Capaci, Campobello scende nuovamente in piazza contro la mafia
di: Comunicato Stampa - del 2023-05-22
Campobello di Mazara scende nuovamente in piazza per ribadire in coro a gran voce “NO alla mafia”, nel trentunesimo anniversario della Strage di Capaci.
Oggi, vigilia dell’anniversario dell’attentato in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, brutalmente uccisi dalla mafia il 23 Maggio del 1992, tutti gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado di Campobello si sono riuniti in piazza Garibaldi.
A partire da lì, il corteo si è mosso sino all’Istituto Tecnico per Geometri, dove si è tenuto il convegno “La memoria e l’impegno”, che ha visto gli interventi di Salvatore Inguì, referente di Libera, e dell’avv. Giovanni Chinnici.
Al convegno sono intervenuti anche il Sindaco Giuseppe Castiglione, il Dirigente Scolastico dell’Issitp “Ferrigno- Accardi”, prof.ssa Caterina Buffa, e il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Pirandello – S. Giovanni Bosco”, prof.ssa Giulia Flavio. Sono stati, inoltre, presenti le locali autorità civili e militari.
Domani, invece, il Sindaco Castiglione parteciperà alla cerimonia commemorativa organizzata, al Tribunale di Marsala, dalla sottosezione marsalese dell’Associazione Nazionale dei Magistrati per “non dimenticare” la Strage di Capaci.
«È importante che i nostri studenti – ha affermato il Sindaco Castiglione – ricordino il sacrificio dei servitori dello Stato morti per mano della mafia, affinché acquisiscano piena consapevolezza di quanto sia feroce il potere mafioso. Il valore dell’insegnamento che ci ha lasciato il giudice Giovanni Falcone non deve, infatti, essere disperso, ma deve costituire un esempio per tutta la società civile, a partire proprio dai ragazzi, che devono proseguire il cammino per la legalità, la democrazia e la libertà. Un cammino che vede protagonista proprio la nostra Campobello, una cittadina che sta vivendo un momento particolarmente difficile, ma che, dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, può finalmente guardare con fiducia verso un riscatto e verso un futuro libero dal condizionamento mafioso».