Lite fra venditori ambulanti finisce con l'incendio di un furgone. Otto mesi di reclusione all'autore
di: Elio Indelicato - del 2025-02-25

A Campobello di Mazara una lite tra venditori ambulanti di panini era finita con l'incendio di un furgone. Adesso per P.M., quarantaseienne di Campobello di Mazara, è arrivata la condanna ad otto mesi di reclusione da parte del Tribunale di Marsala, Giudice Matteo Torre, per incendio e minaccia grave. I fatti risalgono al giugno 2019.

P.M., geloso del maggiore successo nella vendita ambulante di panini da parte di una collega, pare una sua parente, V.R., quarantenne, aveva prima minacciato la stessa e poi, dopo un mese, di notte, aveva incendiato il suo furgone, parcheggiato in una via centrale di Campobello di Mazara. Fortunatamente il pronto intervento dei vicini e l'arrivo dei vigili del fuoco ha evitato conseguenze per la pubblica incolumità.
I Carabinieri intervenuti rinvenivano, a pochi metri dal veicolo incendiato, una bottiglia di plastica contenente residui di benzina ed a quel punto la quarantenne comunicava di avere fatto installare, a seguito delle precedenti minacce, un sistema di videosorveglianza. Acquisite le immagini, la donna riconosceva senza ombra di dubbio, anche in considerazione di un tatuaggio visibile sul braccio, P.M. dedito a dar fuoco al furgone e da lì scaturiva la denuncia.
Ora, dopo quasi sei anni, il Tribunale ha emesso la sentenza, condannando l'uomo ad otto mesi di reclusione. V.R., assistita dal legale Avv. Gianni Caracci, si è costituita parte civile, ottenendo condanna al risarcimento dei danni, con una provvisionale, a titolo di acconto, di 5 mila euro che l'imputato dovrà pagare se vorrà evitare il carcere, essendo stata la sospensione condizionale subordinata a tale pagamento.
