Amarcord, Folgore-Marsala, uno degli ultimi grandi derby disputato al Provinciale di Trapani
di: Salvatore Di Chiara - del 2025-03-08

Aria di derby in casa folgorina. Quello con il Marsala è una partita che vale più dei tre punti in palio (e degli ex presenti). La storia dei due club induce a un ritorno al passato quando, oltre alla passione, l’amore per la maglia aveva un peso specifico. Tra le tante sfide sparse nei vari campionati, l’incontro disputato il 27 novembre del 1994 echeggia nei ricordi dei tifosi.

Mentre all’Olimpico si disputava il derby romano (vinto dalla Roma con la storica corsa di Carletto Mazzone sotto la curva) al “Provinciale” di Trapani, Folgore e Marsala si giocavano un pezzo di storia. I lilibetani erano reduci dalla vittoria contro la capolista Monterotondo (insieme al Civitavecchia) e distanziati pochi punti dalla vetta. Dall’altra parte, i rossoneri di mister Possamai avevano collezionato due sconfitte (Monterotondo e Latina).
In casa folgorina si respirava un’aria pesante. Per sopperire alle partenze estive e un mercato di entrata poco redditizio, il presidente Giovanni Bua intervenne “pesantemente”. In settimana giunsero a Castelvetrano i difensori Vedda (Licata), La Terra (dal Mazara con l'esordio a Latina), i centrocampisti Barberio e Beninato (ex Cariatese e quest’ultimo in serie C1 con il Messina e il Barletta), il portiere Polessi dal Trapani e il difensore Saverio Spada sempre dai granata.
Giocata davanti a più di duemila spettatori, a gioire fu il botteghino castelvetranese (il Paolo Marino era squalificato). Gli ultras rossoneri furono sistemati in curva e supportati dal gemellaggio con i trapanesi, mentre i supporter marsalesi in tribuna. La Folgore scese in campo con: Alagna (dal 1’ Polessi), Scifo, Priola, Signorello, Spada, Di Ruocco, (dal 58’ Manzo), Vedda, Beninato, Messana (dal 19’ Gambino), Barberio, Morici. All. Mario Possamai (ex tecnico del Marsala).
Gli azzurri videro impegnati i seguenti calciatori: Crescione (dal 1’ Bifera), Freschi, Gerardi, Saladino, Congiu, Costantino, Sorrentino (dal 70’ Di Meo - acquistato in settimana), Leto, Spataro, Sandri, Pellegrino (dal 16’ Costigliola). All. Mario Buccilli. La gara fu maschia, a tal punto che a farne le spese fu il capitano rossonero Vito Signorello, espulso all’80’ minuto. La supremazia iniziale dei marsalesi culminò con la rete dell’ex indimenticato Costigliola. L’attaccante, al termine di un’azione manovrata da Spataro (giocò una stagione in rossonero in Eccellenza), freddò il portiere Polessi.
Sulle ali dell’entusiasmo, la compagine di Buccilli provò a chiudere i giochi con Sandri prima e Costigliola dopo. Mai doma e decisa a non capitolare per la terza volta nelle ultime tre giornate, i rossoneri guidati dal bomber Antonio Morici replicarono con lo stesso attaccante che impensierì il pur bravo portiere Bifera. Al minuto 65’ ecco giungere il pari dei locali. Morici ebbe, dopo un’azione personale, l'imbeccata giusta per il nuovo (numero 10) centrocampista Barberio, che trafisse l’incolpevole portiere azzurro. Da quel momento iniziò un assedio degli ospiti che colpirono due legni: al 73’ con Sandri e al minuto 85’ con Spataro.
A dirla tutta, ai rossoneri, oltre a una conclusione pericolosa di Morici, non venne concesso un rigore sacrosanto da parte dell’arbitro Dondarini di Finale Emilia (ex in Serie A e B dal 2000 al 2009 e internazionale). Pari e patta fu il commento di alcuni protagonisti. Buccilli se la prese con la dea bendata, mentre Possamai accolse il pari come un miracolo (grazie anche ai nuovi acquisti). Una giornata scossa dall’arresto di un tifoso marsalese, reo di aver accoltellato un ultrà folgorino. Altri quattro tifosi azzurri vennero fermati dalle forze dell’ordine per recrudescenza di atti violenti sugli spalti. Al termine della stagione i folgorini raggiunsero il sesto posto all’ultima giornata (vittoria contro l’Isola Liri per 3-0). Il Marsala vinse il torneo con 50 punti, uno in più rispetto al Civitavecchia. E pensare che quel pareggio…