La castelvetranese Anna Maria Prinzivalli con la sua voce “conquista” la Bertè a The Voice senior
di: Luigi Simanella - del 2025-03-15

Venerdì 14 marzo è andata in onda, su Rai 1, la terza puntata della quinta edizione del talent show “The Voice Senior” al quale ha partecipato anche la selinuntina/castelvetranese, nonché mia carissima amica, Anna Maria Prinzivalli. Il brano che ha eseguito è stato “New York New York”. I quattro coach, Arisa, Clementino, Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, dopo averla ascoltata nelle Blind Audition, le audizioni al buio, cioè dandole le spalle per com’è prassi del programma, non si sono voltati escludendola, di fatto, dalla gara.

Anna Maria, pur avendo interpretato il brano in maniera ineccepibile, non era riuscita a convincerli poiché, per come ha dichiarato lei stessa dopo la sua esibizione, stava male e la sua voce non è risultata molto convincente. Essa, però, avendo esibito un look molto scenografico, alla Liza Minnelli, e una grinta da “tigre del palcoscenico” nel modo di porgersi, ha meravigliato i coach nel momento in cui si sono girati nuovamente. Quando, poi, la conduttrice Antonella Clerici ha spiegato loro chi fosse Anna Maria Prinzivalli, la sua carriera artistica, di come sappia cantare in diciotto lingue diverse compreso il vietnamita, essi si sono ricreduti. E’ stato allora che la Bertè, utilizzando il suo jolly, le ha dato la possibilità di rientrare in gara.
Potremo, quindi, rivedere la nostra concittadina nuovamente in una prossima puntata dello show. Ho conosciuto Anna Maria nel lontano 1970. Suonavo allora con “I Jolly ‘70”. Eravamo alla ricerca d’una cantante che desse al gruppo quell’impronta femminile che solo una donna può dare. Giovanni Patti, bassista del gruppo, propose Anna Maria, una ragazzina di dieci anni molto brava che s’era già esibita, occasionalmente, con gruppi locali quali “L’Orchestra Brazil” e “L’Orchestra Duemila”.

Con lei fu amore a prima vista, o a primo ascolto se preferite. Iniziammo, così, un cammino artistico che ci portò a esibirci anche in Rai nel programma radiofonico “Il Gonfalone d’Oro”, la cui registrazione fu effettuata presso il “Cinema Teatro Palme” di Castelvetrano. Presentammo un brano di Marcella Bella e, grazie alla bravura di Anna Maria, superammo la prima fase accedendo alla seconda. Questa volta, però, senza Anna Maria poiché, nel frattempo, era stata contattata da un’agenzia musicale di Milano che le aprì le porte al grande successo ch’ebbe in seguito.
Dopo di noi essa fece parte sia de “Gli Asteroidi”, dal 1971 al 1973, sia dei “Dioscuri”, dal 1973 al 1975. Nel frattempo Pippo Baudo la volle ospite del suo programma “Fuori il personaggio” su Rai 1. Siamo nell’anno 1971. Gli altri appuntamenti importanti di Anna Maria sono stati: nel 1985 quando cantò, insieme a Ronnye Jones e a Franco Bracardi, la sigla di chiusura del programma televisivo “Sì o no” condotto da Maurizio Costanzo su Canale 5; nello stesso anno e con lo stesso brano ha partecipato al “Festivalbar”; l’anno dopo al programma “Pronto chi gioca” condotto da Enrica Bonaccorti, con la regia di Gianni Boncompagni, su Rai 1, accompagnata dal grande batterista Billy Cobham; nel 1988, su Rai 3, con la sigla della miniserie “Quando ancora non c’erano i Beatles”, composta dai fratelli Guido e Maurizio De Angelis; i dieci anni trascorsi, poi, sulle navi della “Costa” a intrattenere i tantissimi crocieristi con la sua voce graffiante, grintosa e, al contempo, dolcissima, dove imparò a cantare in diciotto lingue differenti. Intenso è stato il suo rapporto professionale con il maestro Enrico Simonetti che lei definiva il suo “pigmalione”. Anna Maria vive da tanti anni oramai a Lugano, in Svizzera, insieme alla sua famiglia. Non ci rimane che augurare alla nostra concittadina un sincero “In bocca al lupo”.