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L'emozione al Premio Eugenio Scalfari ed il ricordo personale di Massimo Giannini

di: Luigi Simanella - del 2024-12-13

Immagine articolo: L'emozione al Premio Eugenio Scalfari ed il ricordo personale di Massimo Giannini

Civitavecchia, porto di Roma, è anche la città che ha dato i natali al decano dei giornalisti italiani, Eugenio Scalfari. Quest’anno ricorre il centenario della sua nascita e in suo onore la città ha organizzato, giovedì 12 dicembre c.a. alle ore 18,00, il “Premio “Eugenio Scalfari” Città di Civitavecchia”, giunto alla sua terza edizione. Anche quest’anno l’evento si è svolto nella splendida cornice del locale “Teatro Traiano”. con la magistrale conduzione dello scrittore, e non solo, Gino Saladini. 

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  • Lo spettacolo inizia con la proiezione di centinaia di foto che ritraggono i momenti migliori della vita del famosissimo giornalista. Le immagini sono accompagnate da un duo d’eccezione, i maestri Gino Fedeli al flicorno e Giovanni Cernigliaro alla chitarra elettrica, che s’intervallano fra le note e le improvvisazioni d’alcuni standard jazz. La manifestazione continua con Saladini che invita il sindaco della città, Marco Piendibene, a salire sul palco per un saluto.

    A seguire Massimo Giannini, già presente nella prima edizione del premio, che ringrazia dapprima il presidente della giuria Ezio Mauro, già direttore di “Repubblica” per, poi, raccontare un vecchio aneddoto. 

    Il suo ricordo va a quando, da ragazzetto quattordicenne, leggeva già quel quotidiano; a quando, poi, da giovane universitario, scrisse una lettera all’allora fondatore e direttore Scalfari, del quale aveva preso una “…vera e propria cotta…” arrivando a definirlo “…un bell’uomo con uno sguardo magnetico…”, nella quale gli manifestava l’intenzione di voler collaborare col giornale che quando uscì, nell’anno 1976, si pubblicizzava con questa scritta sugli autobus che circolavano per la città di Roma “Dal 14 gennaio o credi ai telegiornali o credi a “Repubblica”; a quando, infine, sia riuscito a entrare nelle grazie del suo principale mentore e nell’anno 1986 coronare il suo sogno, riuscendo a far parte della grande famiglia di “Repubblica”, accolto da un affettuoso abbraccio di Scalfari. Un ultimo ricordo è stata una sua famosa frase “Vi lascio il rosmarino per i ricordi, le viole per i pensieri”, pronunciate dal grande direttore il 3 maggio 1996 quando decise di congedarsi dal giornale, dopo venti anni, tra le lacrime e gli applausi dei suoi redattori. 

    Salgono, poi, sul palco altri due membri della giuria: Dacia Maraini, la più grande scrittrice italiana, e Bruno Lanzellotto. Iniziano le premiazioni con Lucia Goracci, la quale trovandosi ad Aleppo, manda un video messaggio molto toccante nel quale, tra le altre, racconta di quando, durante un’intervista, sia stato ucciso il suo autista. Segue una “Menzione speciale per il giornalismo” ad Annalisa Camilli.

    Fra i suoi racconti più sconvolgenti, quello d’una povera donna nera alla quale avevano ucciso il primo marito e pochi anni dopo anche il secondo, entrambi per motivi razziali. Per la poesia riceve il premio Daniela Attanasio che presenta il suo ultimo libro “Vivi il mondo”. A leggere qualche passo la professoressa Maria Zeno e alcune poesie la stessa poetessa. Saladini chiama, poi, sul palco le due figlie di Scalfari, Enrica e Donata. Si arriva al gran finale con la premiazione della vincitrice, Simonetta Fiori, inviata sempre di “Repubblica”, quale “Miglior Giornalista dell’Anno”. 

    Sarà dapprima il sindaco Piendibene a concludere la manifestazione donando a tutti i presenti una pergamena ricordo e, poi, Massimo Giannini il quale, riferendo l’auspicio d’un collega cronista che il “Premio Scalfari” possa diventare ben presto il nuovo “Premio Pulitzer”, ha ricordato le parole che quest’ultimo nel 1905 scriveva testualmente “La libera informazione e la democrazia progrediranno o moriranno insieme”. 

    “Un secolo dopo è ancora più vero ed è la lezione di Eugenio Scalfari che noi porteremo avanti sempre”, le parole con le quali Giannini conclude il suo intervento.

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    Effeviauto 6 gennaio 2025