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Nel febbraio 1967, Castelvetrano divenne "Capitale" del turismo

di: Salvatore Di Chiara - del 2025-05-03

Immagine articolo: Nel febbraio 1967, Castelvetrano divenne "Capitale" del turismo

Ci sono date che rimangono scolpite nei libri di storia. Tra queste, il 28 febbraio del 1967. Nella nostra città - precisamente al Circolo della Gioventù - venne organizzato un evento a carattere nazionale sul turismo. Nell’ambito dello sviluppo dell’opera turistica nel Meridione, l’iniziativa fu promossa dall’avvocato Michele Cifarelli. Prima di addentrarci nel merito dell’iniziativa, è doveroso soffermarsi sul personaggio in questione. Cifarelli, repubblicano da sempre, oltre a essere stato un valido avvocato pugliese, fu anche senatore e deputato della Repubblica Italiana. Insieme al fratello costituì l’associazione segreta liberalsocialista “Giovane Europa”. Portò avanti la “Questione meridionale” e l’idea di un’Europa federalista. Fu tra i promotori di un apposito Ente per la gestione dell’intervento pubblico: la Cassa del Mezzogiorno (fondata da altri componenti). Grazie alla collaborazione dell’allora sindaco Vito Lipari, la città aprì le porte a uno storico convegno che ebbe ripercussioni importanti. 

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  • Queste le parole dello stesso parlamentare: “Convegni come questo hanno lo scopo, soprattutto,
    di sensibilizzare tutti gli esponenti delle Amministrazioni interessate nell’ambito del comprensorio e in particolare i sindaci dei comuni al problema fondamentale della salvaguardia dei beni turistici che sono il presupposto indispensabile di qualsiasi attività turistica e dei conseguenti vantaggi economici e sociali. Sono beni turistici il sole, il mare, il clima; ma altresì, la natura delle nostre regioni, nonché i monumenti della nostra storia e le tracce della nostra storia millenaria. Può essere decisiva l’azione dell’opinione pubblica al cospetto di Amministrazioni carenti di uomini e mezzi (passaggio fondamentale dell’intervista). I cittadini rappresentano il fulcro, sono loro i custodi delle meraviglie naturali e umane. Il Mezzogiorno deve vivere di turismo e sfruttare a dovere le enormi potenzialità che il territorio offre. Occorre lavorare per costruire nuove infrastrutture come: strade, acquedotti e attività ricettive. La Cassa del Mezzogiorno si attiverà per i progetti di sua competenza, non lasciando nulla al caso. Questo potrà trovare terreno fertile solo e in presenza di una collaborazione con le regioni italiane”. 

    All’incontro furono invitati ben 74 sindaci dei comuni della provincia di Trapani, Agrigento e Palermo, oltre al vicesindaco di Palermo Cassarà, il Presidente della Regione Sicilia Francesco Coniglio (il cui mandato scadeva nel mese di giugno dello stesso anno), gli assessori ai Beni Culturali ed Economia siciliani, il Soprintendente alle Antichità della Sicilia Occidentale prof. Tusa, il presidente della “Pro Selinunte” Luciano Messina, il Direttore dell’Istituto Assistenza per lo sviluppo del Mezzogiorno di Roma, dott. Novacco, il compartimento dell’Anas e la Confcommercio. A questi, si aggiunsero figure di spicco della Capitaneria di Porto, della sezione Agricoltura e Forestale e personaggi della cultura siciliana e italiana. 

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  • Oltre alle criticità aperte su più fronti, gli esponenti politici lamentavano una situazione economica latente. Era impossibile affrontare i lavori necessari per ospitare le ondate di turisti. Di fronte ai continui reclami, lo stesso Cifarelli appoggiò una “sorta” di organizzazioni in comprensori. Gli stessi dovevano tutelare i paesaggi, offrire servizi adeguati e gestire al meglio il sovraffollamento delle città nei periodi di massa turistica (comprese le nostre frazioni). Allo stesso tempo, denunciava la mancata spesa “effettiva” dei soldi finanziati a favore delle singole comunità (comuni). Un problema che ci trasciniamo da sempre.

    Il 28 febbraio del 1967 verrà ricordato come uno dei moNwl menti storici in cui Castelvetrano divenne luogo-simbolo del cambiamento. Michele Cifarelli consegnò alla regione un progetto di larghe vedute. Purtroppo, come spesso accade, il seguito fu nullo. E ancora oggi attendiamo il tanto vituperato rinnovamento!

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