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Marinella, alghe ancora accatastate e nessuna opera di sistemazione definitiva all’orizzonte

di: Elio Indelicato - del 2025-06-01

Immagine articolo: Marinella, alghe ancora accatastate e nessuna opera di sistemazione definitiva all’orizzonte

Da mesi tonnellate di alghe sono accatastate sul molo di levante di Marinella di Selinunte in attesa di trovare un sito dove potere conferire la posidonia. A parte lo spettacolo non proprio bello si cominciano a sentire i miasmi dell’alga putrefatta che nei mesi scorsi con le mareggiate è scivolata a mare, il tutto a pochi passi dagli esercizi commerciali. Fu l’impresa Cosmec che nell’inverno scorso iniziò i lavori di bonifica attraverso un escavatore meccanico con un braccio lungo di 12 metri e l’utilizzo di grossi mezzi  per il trasporto della posidonia che venne lasciata sul braccio del porto.

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  • Lo stesso assessore l’avvocato Davide Brillo, presente all’inizio dei lavori disse che: ”Momentaneamente l’alga sarà abbancata nei pressi dello scivolo del porto in attesa della decisione di dove trasportare le alghe, che pur non essendo inquinate ,come risulta da un precedente carotaggio delle scorse settimane, rimane sempre un rifiuto che crea danni soprattutto alle tasche del Comune per dove poi conferirla”. 

    Pare che le soluzioni già anticipate di scaricare il materiale nella spiaggetta sotto il depuratore e in parte in un altro sito furono poi pare abbandonate. E proprio quella che doveva essere un momentaneo abbancamento adesso diventa un problema perché ci vorrebbero altri 200.000 euro per il trasporto in qualche parte della posidonia. Lo stesso assessore: "Abbiamo delle interlocuzioni importanti e quasi giornaliere con l’assessorato regionale che dovrebbe finanziare il trasporto delle alghe. Speriano che si faccia presto".  

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  • Intanto da quando sono stati ultimanti i lavori di bonifica dello specchio d’acqua nello scorso inverno le mareggiate hanno ridotto ancora una volta il pescaggio e la stessa posidonia accumulata è scesa lentamente all’interno dello specchio d’acqua e rischia di vanificare il lavoro effettuato della bonifica soprattutto dell’imboccatura del porto per un nuovo e lento insabbiamento ed entrata di nuova posidonia. Giacomo Russo uno dei pescatori ripete a nome un po' di tutti sempre la stessa cosa: “Lo abbiamo detto in tutte le salse. Fino a quando non si allungherà il braccio di una cinquantina di metri con il puntale a forma di martello il problema dell’entrata delle alghe ci sarà sempre”.

    L’ingegnere Giancarlo Teresi, dirigente presso l’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione siciliana condivide pienamente la soluzione tecnica da sempre prospettata anche dai pescatori più anziani che di correnti se ne intendono. Lo stesso aggiunge: ”Questa per me sarebbe la soluzione più idonea ma chiaramente è la politica che si deve intestare il progetto”. Attualmente per il ridotto pescaggio troverebbero posto in questo tratto di banchina alcune imbarcazioni più piccole che si dedicano anche alla pesca. Sono una cinquantina le barche dei pescatori che vivono la precarietà di questo porto che è stato invece un buon motivo di guadagno per le imprese che nei decenni si sono impegnati nelle bonifiche dello stesso porticciolo, che aspetta ancora il completamento dell’illuminazione dei punti acqua degli scivoli per disabili.

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