Amarcord Folgore: ricordando Don Peppino Taormina il vulcanico presidentissimo che "sognava" Rivera
di: Pietro Errante - del 2018-11-29
Tutti abbiamo in mente il ricordo di una Folgore fenomenale che per tanti anni suscitò l'entusiasmo dei tifosi, che accorrevano numerosissimi al Paolo Marino.
Era la Folgore di don Peppino Taormina, eccentrico e vulcanico presidentissimo di cui si narra addirittura un gustoso aneddoto. Durante un incontro internazionale che eravamo intenti a seguire al Circolo della Gioventù, vedendo giocare il grande Gianni Rivera disse:"Bravo quel giocatore, quasi quasi lo compro!".
Ma aldilà della veridicità dell'episodio, resta la verve sanguigna di un uomo che dedicò forze e risorse per creare una squadra ritenuta a quei tempi(anni 60-70) tra le più forti compagini siciliane. Ricordo in particolare una partita di calcio tra Folgore e Cantieri Navali di Palermo finita addirittura con il punteggio di 10-0 per la formazione rossonera.
La superiorità dei rossoneri fu schiacciante e durante la gara,svoltasi negli anni '60, il famoso terzino Zampolli, un mastino di 1metro e novanta, dalla mascella tetragona e dai muscoli di acciaio, diede un calcio così violento al pallone che lo fece esplodere tra le risa generali dei tifosi estasiati ed entusiasti.
Quella squadra era piena di campioni straordinari molti dei quali giocarono addirittura in nazionale dilettanti e poi in formazioni perfino di serie B e serie A (Benito Marino, purosangue castelvetranese, terzino dai piedi buoni giocò col Bari anche in serie A)