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Atti di bracconaggio in occasione della migrazione primaverile. Ferito un fischione maschio.

di: Dott. Antonino Barbera (Biologo) - del 2013-03-11

Immagine articolo: Atti di bracconaggio in occasione della migrazione primaverile. Ferito un fischione maschio.

Le prime avvisaglie di primavera hanno indotto gli uccelli migratori, come le gru e le anatre selvatiche, a lasciare gli areali di svernamento per riportarsi nei siti di nidificazione. L'inizio del passo non è sfuggito ai naturalisti della Federazione Nazionale Pro Natura che hanno inziato a monitorare le soste che gli uccelli migratori compiono nelle zone umide Ramsar del mazarese.

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  • La palude di Capo Feto, straordinario avamposto di dette zone, con la la vicina Laguna di Tonnarella, ha dato la possibilità di potere osservare tante pettegole, chiurli maggiori, spatole, svassi piccoli, varie specie di anatidi, un raro esemplare di albanella minore maschio e 12 fenicotteri rosa. Tra i tanti uccelli, i naturalisti A. Barbera e E. Sciabica hanno rinvenuto due fischioni, un maschio (come da foto) e una femmina feriti.

    La femmina ha cercato e trovato rifugio tra la vegetazione, mentre il maschio colpito anche ad un'ala ha continuato a vagare lungo il canale maggiore (alquanto profondo) della bonifica di Capo Feto. Segno che gli atti di bracconaggio nella palude non cessano neanche alla chiusura della stagione venatoria che com'è noto si conclude al 31/1.

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  • In un'altra zona umida protetta (SIC - ZPS e zona Ramsar), vicina e strettamente collegata a Capo Feto, Margi Nispolelle - Torrazza di Petrosino, i due naturalisti hanno altresì avuto modo di constatare che non sono stati rimossi i richiami visivi (sagome di uccelli acquatici, vietate a caccia chiusa e alla conclusione della giornata venatoria) immessi in uno stagno limitrofo alle due costruzioni iniziate di recente dalla società Roof Garden s.r.l. per la "lavorazione e trasformazione di prodotti caseari e zootecnici".

    Richiami già segnalati all'ARTA che con nota, del Servizio 1 VAS - VIA, prot. n. 6295 del 6/2/2013, ha sollecitato l'Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Trapani, l'Ufficio tecnico comunale e il Servizio 4, stesso Assessorato regionale, a fornire "informazioni sullo stato di abbandono e degrado dei resti del Margio". Informazioni che stenteranno ad arrivare, se è vero, come è vero che gli stampi fino a venerdì, 8/3/2013, erano sempre nello stagno.

    Come se gli atti di bracconaggio e le nuove costruzioni non bastassero, gli uccelli migratori in queste zone umide debbono subire anche il disturbo dei centauri che specialmente nelle giornate di domenica si esercitano al motocross tra le spiagge e gli acquitrini delle paludi.

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