Esondazione Belice: il Sindaco di Poggioreale scrive a Napolitano
di: Mariano Pace - del 2013-03-23
“Rivolgo un appello a tutti affinchè vengano riconosciuti i danni agli agricoltori a seguito dell’esondazione del fiume Belice, registratesi dallo 13 al 16 marzo scorso”. E’ l’accorato invito che chiude la “lettera aperta” che il sindaco di Poggioreale, Leonardo Salvaggio, ha inviato in primis al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governatore della Sicilia Rosario Crocetta, ad alcuni Assessori Regionali, capigruppo partiti all’ARS, al Prefetto di Trapani, a uffici preposti.
Un’azione che fa seguito al sopralluogo effettuato martedì scorso dall’assessore alle Risorse Agricole ed Alimentari Dario Cartabellotta nella zona teatro dello straripamento del fiume Belice. Nella nota, il sindaco Salvaggio, anche nelle sue vesti di coordinatore dei sindaci dell’entroterra del Belice, ribadisce che la causa dell’esondazione va ricercata nella mancata opera (da oltre trent’anni) di manutenzione del fiume Belice.
”Il risultato è che sistematicamente ogni anno - scrive il sindaco Salvaggio - la necessaria apertura delle paratie della diga (che supera il livello di guardia causa le abbondanti piogge) finisce con il distruggere le colture viticole e cerealicole. Una situazione che sta portando i nostri agricoltori all’esasperazione, allo sconforto e alla rabbia”.
Il sindaco Salvaggio auspica che si possa al più presto risolvere la vertenza Diga-fiume Belice. ”Con oculatezza occorrerebbe approvare - sottolinea il sindaco - e non bocciare i progetti. Come quello ad esempio presentato dal Genio Civile di Trapani, che prevedeva l’opera di sistemazione e manutenzione del fiume Belice”.