Selinunte e il degrado. Un reportage a Milano a cura della fotografa partannese Giovannella Trinceri racconta la situazione nella frazione marinara
di: Alessandro Indelicato - del 2019-05-07




La fotografia è arte, e come tale permette di esprimere parte di sensazioni ed emozioni dell'artista, insieme a quelle degli altri. Mostrare il proprio punto di vista non è sempre facile, soprattutto quando si vuole con la propria opera fare denuncia di uno stato di degrado, come è successo alla giovane fotografa partannese, Giovannella Trinceri, che ha scelto come tema per il suo reportage, - elaborato finale per un Master in fotografia a Milano, - Selinunte e la sua bellezza sfiorita e usurpata da sporcizia, abbandono e profonda incuria.

Giovannella Trinceri ha scattato delle foto denuncia di uno stato di decadimento, che mai avrebbe immaginato. "Ho scelto Selinunte perché sin dalla mia infanzia, sono andata sempre lì e ho potuto vedere i cambiamenti che ha subito. - ha affermato l'artista partannese, raggiunta dalla redazione di Castelvetranonews - Ed è un vero peccato che una cittadina così antica e così importante sia ridotta in questo stato, soprattutto il centro, che è fulcro del turismo." Selinunte scuote anche gli animi degli artisti, affascinati dalla sua estrema bellezza. Eppure, sembra essere stata contaminata e investita dallo stesso processo di degrado di Castelvetrano, assurdo e senza remore.
"Le sensazioni, che ho avuto quando scattavo, sono state pessime. - Ci racconta, emotivamente sconvolta - Ho sentito un senso di disprezzo. Ho avuto modo di vedere e scoprire quanta sporcizia c’è, perché ho scattato quasi tutto da vicinissimo." E ancora: "Una cittadina come Selinunte, data la sua grande importanza, dove si trova il più grande parco archeologico d’Europa, non può offrire uno spettacolo così decadente e di degrado. Il mio reportage - conclude la fotografa - vuole essere un invito a poter riflettere sulla questione in merito, una denuncia", un modo per guardare oltre la bellezza eterna, e fare qualcosa per darle il giusto lustro.
Un urlo strozzato nelle coscienze di una generazione di artisti, che non comprendono il motivo di tanto degrado in tanta grande bellezza.
