L’ex Deposito ferroviario di Castelvetrano tra futuro, prospettive turistiche e progetti. Intervista al Presidente di “Treno doc” Daniele Fucarino
del 2022-09-17
L’idea progettuale di trasformare l’ex deposito ferroviario di Castelvetrano in un museo muove i primi passi, grazie all’affidamento nei giorni scorsi dei locali della “squadra rialzo” all’Associazione “Treno Doc” di Palermo. Abbiamo intervistato il Presidente Daniele Fucarino per saperne di più.
“Stiamo censendo e catalogando il materiale presente a Castelvetrano. Gli esiti del nostro lavoro - riferisce Fucarino - saranno consegnati a Fondazione FS, che valuterà in futuro se e come intervenire.”
Come primo atto, sarà assicurata da parte dei soci la guardiania, ma i progetti, lo dice lo stesso Presidente Daniele Fucarino, sono ambiziosi:
“Come Associazione convenzionata con Fondazione FS, ci siamo messi a disposizione per eventuali restauri dei mezzi e la riqualificazione dell’area dell’ex deposito. Come è noto, i rotabili a scartamento ridotto presenti a Castelvetrano appartengono ad una società del Gruppo FS Italiane e nessuno può intervenire senza averne le competenze e le necessarie autorizzazioni. TrenoDoc è l’unica realtà in Sicilia, riconosciuta dal Gruppo FS, ad avere titolo per poter effettuare interventi di questa tipologia.”
L’auspicio è che turisti possano visitare la vecchia e tanta amata littorina, per fare un esempio, l’automatore e qualche carro che dovrebbe ancora trovarsi all’interno del deposito.
“Al momento - continua il Presidente - l’accesso all’area è riservato ai soli addetti ai lavori. In futuro, se il Gruppo FS e, in particolare, Fondazione FS e RFI riterranno opportuno aprire le porte dell’area ai visitatori esterni nell’ambito di iniziative organizzate ad hoc, la nostra Associazione sarà disponibile a collaborare in tal senso.”
Si penserebbe anche ad un recupero dei mezzi all’interno dei locali:
“RFI ha proceduto al restauro operativo dei locali dell’ex Squadra Rialzo, all’interno dei quali i nostri soci operativi potranno lavorare in sicurezza per eseguire piccoli interventi di restauro conservativo su indicazione della Fondazione FS e delle altre società del Gruppo coinvolte.”
Sul recupero della linea scartamento ridotto Castelvetrano-Ribera, ma solo per un tratto ai fini turistici, Fucarino è più scettico:
“La nostra Associazione, in quasi 30 anni di attività, ha sempre auspicato il recupero della meravigliosa linea a scartamento ridotto, o quanto meno di una breve porzione della stessa tra Castelvetrano e Porto Palo di Menfi, ovvero il tratto inserito oggi nella Legge 128/2017.
Sappiamo che Fondazione FS ed RFI hanno analizzato bene la questione e che esisterebbero numerose difficoltà di natura tecnica. Guardando al presente occorre, intanto, salvaguardare e proteggere ciò che è giunto a noi, ovvero l’area dell’ex deposito locomotive.”
Sulla scomparsa recente del Sig. Ingoglia, che aveva tantissimo materiale della storia della stazione di Castelvetrano e non solo, il Presidente Daniele Fucarino risponde:
“Non sappiamo chi abbia in custodia il materiale donato dal Sig. Baldo Ingoglia. Credo il Comune, e se così fosse e se il Comune lo vorrà, possa avviare un progetto. L’Associazione TrenoDoc può fare da tramite tra gli tutti gli attori chiamati in causa.”