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Campobello: "Acqua contaminata da percolato? Basta con i falsi allarmismi”

di: Comunicato Stampa Carabinieri Castelvetrano - del 2014-05-08

In data 2 maggio 2014, in piazza Garibaldi a Campobello di Mazara si è svolto un comizio denominato "Differenziamoci - La discarica di C.da Campana- Misiddi. Rischi per la salute e pericolo ambientale". Ad organizzare il comizio si sono impegnati i ragazzi del Collettivo Libertarea, collettivo Antimafia Antirazzista e Ambientalista nato da pochi mesi a Campobello, insieme alle associazioni "Libera contro le mafie" e "Libero Futuro, associazione antiracket".

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  • Sul palco, insieme al Dott. Gaspare Lipari, oncologo, sono stati resi pubblici i risultati di due mesi di raccolta dati tra i documenti del Comune di Campobello e il registro tumori di Trapani. I dati più allarmanti provengono dalla discarica, le cui perizie su diversi piezometri dimostrano la presenza di gravi sostanze inquinanti, quali i metalli pesanti, con concentrazioni anche 200 volte superiori ai limiti concessi dalla legge.

    La dottoressa Mammano, della commissione prefettizia insediata al comune di Campobello dopo lo scioglimento per mafia, già nel 2012 denunciava alle autorità competenti che “l’inquinamento delle acque di falda è sicuramente dovuto a contaminazione da percolato” e che “non vi è alcun dubbio sulla fonte di tale contaminazione”.  

    Nella data dell' 8 maggio, sul sito della testa giornalistica Tp24.it viene pubblicato un articolo che il Collettivo LibertArea intende controbattere con il seguente comunicato stampa:  Abbiamo avuto modo di leggere, su alcuni giornali online, notizie e dati che non corrispondono esattamente a quanto detto dallo stesso Collettivo durante la manifestazione tenutasi a Campobello di Mazara lo scorso 2 Maggio e denominata Differenziamoci_ La discarica di C.da Campana- Misiddi.

    Rischi per la salute e pericolo ambientale?   Nell'articolo viene riportata la notizia che dai rubinetti delle  case dei campobellesi uscirebbe acqua contaminata da percolato. Nessuno di noi lo ha mai detto e ci si chiede per quale motivo si voglia creare e fomentare un clima di allarme non supportato da dati e fonti attendibili.

    Invitiamo pertanto la testata online denominata tp24 (già Marsala.it) a provvedere alla diffusione di questo nostro comunicato stampa e a rimodulare le informazioni contenute nell'articolo (pubblicato sul sito tp24 in data 8 Maggio 2014) Il collettivo, in un'ottica di serietà e responsabilità, ha riportato dati e numeri ufficiali, prodotti dall'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), dalla commissione prefettizia antimafia, che amministra il comune di Campobello di Mazara, o  relazioni prodotte da laboratori  che si sono occupati di effettuare le analisi biochimiche dei pozzi all'interno della discarica di contrada Campana- Misiddi.

    Non abbiamo mai parlato di inquinamento delle falde acquifere, semmai abbiamo riportato i dati ufficiali (gli ultimi prodotti a marzo 2014) che attestano un preoccupante inquinamento delle falde provenienti dai PIEZOMETRI INTERNI ALLA DISCARICA E DAL POZZO SPIA! Lo scrivente Collettivo non ha mai detto che le falde che garantiscono l'approvvigionamento idrico delle case di Campobello risultano inquinate. Le immagini e i dati in nostro possesso letti durante la manifestazione  lo dimostrano.

     La qualità e la serietà della manifestazione che è stata resa possibile grazie al lavoro del Collettivo, alla disponibilità della Commissione prefettizia e del Commissario straordinario alla discarica, non potrà mai essere offuscata da articoli e notizie tendenziose che hanno, secondo il nostro punto di vista, quello di confondere i cittadini.

    Campobello vuole conoscere e sapere la verità sulla gestione della discarica e capire se ci sono pericoli per la salute nostra e dei nostri figli.  Infatti, a riprova di quanto detto, si sta provvedendo a creare un “Comitato Civico Contro le Nocività” che faccia chiarezza e assicuri un costante monitoraggio su questioni riguardanti l’ambiente, la salute dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio naturalistico del nostro comune.

    Di seguito una bozza provvisoria in attesa della prima assemblea pubblica per la costituzione del Comitato Civico:  

    Bozza provvisoria dello statuto del COMITATO CIVICO CONTRO LE NOCIVITA’

     1)    Si costituisce a Campobello di Mazara un Comitato Civico Contro le Nocività per tutelare e salvaguardare il territorio, l’ambiente e la salute dei cittadini. Il comitato è autorganizzato e fuori da qualsiasi partito politico. Per nessun motivo sarà possibile utilizzare il Comitato per fini elettorali.  

    2)    Possono far parte de Comitato tutti gli uomini e le donne che vogliono impegnarsi attivamente per la salvaguardia del territorio campobellese.  

    3)    Il Comitato si impegnerà ad ottenere in via continuativa tutti gli atti tecnici ed amministrativi (documenti, delibere, verbali tecnici, analisi chimiche ecc…) che attestino l’efficienza o meno della discarica consortile di C.da Campana-Misiddi e del depuratore comunale con scarico a mare.  

    4)    Il Comitato si impegnerà a chiedere, a chi di competenza, un costante e continuativo monitoraggio delle discariche abusive site nel comprensorio di Campobello di Mazara.

     5)    Il Comitato chiederà in maniera continuativa alle autorità competenti, il libero accesso ai siti con un elevato o potenziale impatto ambientale come la discarica consortile di C.da Campana-Misiddi. A tal proposito il Comitato eleggerà una propria rappresentanza interna chiamata “delegazione protempore”. I delegati protempore avranno il dovere di relazionare periodicamente, tramite appositi dossier, le attività espletate su mandato del Comitato stesso.

     6)    I cinque delegati protempore, verranno eletti dall’assemblea plenaria degli aderenti al Comitato Civico.

     7)    I delegati avranno un mandato semestrale e non potranno essere rieletti nell’arco dei dodici mesi successivi.  

    8)    Chiunque si candidi a qualsiasi competizione elettorale, qualora sia già stato investito della carica di delegato, decadrà automaticamente dall’incarico, continuando comunque a poter far parte del comitato come semplice attivista.

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