Grande successo a Roma per il ritratto di Giovanni Gentile degli alunni della maestra Potenza
di: Elio Indelicato - del 2025-06-06

Grande soddisfazione da parte della maestra Raffaella Potenza per la realizzazione di un progetto teatrale corposo ed importante dedicato al castelvetranese Giovanni Gentile, in occasione del 150simo anniversario dalla nascita. Fra gli altri alunni si è distinto per la sua bravura nell'interpretazione il giovane Victor.

Abbiamo avuto modo di ascoltare l'autrice di questo progetto, la maestra Raffaella Potenza: "La mia "creatura" si è manifestata sul palcoscenico, nella gioia e nel plauso generali. Evviva Castelvetrano, a questo punto, potro ben dire anch'io. Ho prolungato di qualche giorno e ad un bel po' di km di distanza la 3 giorni gentiliana della Trinacria! Il nostro Giovanni Gentile, direttamente dalla sua natia Castelvetrano, ha condotto tutte le grandi Donne e i grandi Uomini che la macchina del Tempo gli restituiva via via, alla loro presentazione. Non tutti furono o sarebbero stati allineati con il filosofo siciliano, ma il dubbio che emerge è il seguente: non furono o non sarebbero stati per reale disallineamento ideologico oppure per il concatenarsi di equivoci tramandati dai libri di storia e dalle informazioni più capillarmente diffuse?
Ai miei alunni è, però, - prosegue Raffaella Potenza - fin qui bastato creare nella finzione scenica, dei legami di comprensione e di estensione del significato della figura di Giovanni Gentile, cosicché l'alea del giudizio negativo si stemperi quantomeno nella riflessione da noi promossa. Che cosa ha significato Giovanni Gentile per la Scuola? E la sua Riforma? Un'ondata di apporti legislativi primigenii poiché l'obbligo scolastico fino ai 14 anni è stato il primo tassello volitivo e volenteroso per contrastare la dispersione scolastica che oggi noi tracciamo financo al Decreto Caivano, ma che il nostro nobile filosofo, pioniere ed antesignano, aveva abbozzato ed incluso nella sua Riforma. Nella sceneggiatura c'è posto anche per qualche cenno di vita intima e familiare di Giovanni Gentile: l'amatissima moglie Erminia, che poco gli sopravvisse, i figli che lo videro morire così tragicamente ma che, in quel clima di odio e rivalsa sociali, non vollero rappresaglia per non aggravare la già debilitata congerie politica dell'epoca e Giovanni Gentile racconta di sé, della sua morte, proprio all'indimenticato Maestro Alberto Manzi che, io ho supposto, certamente non fu un estimatore del nostro beniamino filosofo, ma forse, inconsciamente, ne colse qualche guizzo di luce, per essersi potuto permettere alcune scelte controcorrente come quella che gli fece avversare pubblicamente il suo Ministro Gonella nel 1977 e poi Maria Montessori ma davvero fu odio così conclamato tra lei e il governo fascista? Chi effettivamente ce lo provò con certezza? Ella andò via dall'Italia, durante il Fascismo, pare, per motivi di conflittualità ideologica ma non fu semplicemente e banalmente che, invece, la nostra tribolata Italia, in quel preciso momento storico, non potesse sostenere economicamente i costi di un metodo così scientista che necessitava di materiali didattici peculiari e numerosi? E tanti altri riferimenti potremmo qui, in trama, anticiparvi, ma guastandovi la suspense del dipanarsi delle vicende storiche così come i bambini le hanno rappresentate sulla scena. Una fatica operosa la mia, la nostra....oltre che un atto creativo personale fatto tutto di studio, ricerca e, perché no, qualche mio vezzo coreografico e musicale, al fine di rendere più lieve e godibile qualche momento in cui i bambini hanno dato prova di estro e talento.
Abbiamo addirittura avuto un magistrale "Edmondo De Amicis" alla batteria. L'autore del libro "Cuore" che addirittura cerca di smorzare i toni seriosi ed impettiti del Ministro Gentile, e lo fa con amabile ironia, a strappare vere e proprie risate! Alla mia collega Isabella un ringraziamento particolare poiché questo spettacolo si è reso cameo del suo anno di prova e formazione trovandosi ella in anno di immissione in ruolo. Una menzione alla docente di religione che ha guidato i bambini in un "Canto alla Gioia" allorquando Giovanni Gentile "incontra" Francesca Laura Morvillo Falcone. Un ringraziamento alla maestra Rosaria. Alla Preside Maria Lucia Taverna, che ci ha concesso numerose prove all'interno e all'esterno della scuola, preconizzando per noi un successo su vasta scala, va la mia affettuosa gratitudine. L'augurio più lieto - conclude la maestra - è che dalla mia umile penna possa essere uscito un tentativo di pacificazione storica offerto innanzitutto agli alunni. Tutti coloro che operano nella e per la scuola dovrebbero procedere scevri di quei pregiudizi "da schieramento" perché sono forieri di equivoci e disamine acrimoniose".
