Selinunte, la banchina finisce in mare. Ditta distributore carburanti: "Adesso qualcuno dovrà pagare"
del 2018-03-12
Risale a qualche giorno fa la notizia del crollo di una parte della banchina al porto di Selinunte. Come vi abbiamo mostrato in un articolo precedente (clicca qui per leggerlo), il cedimento strutturale di un cordolo di cemento, dovuto forse al passaggio di camion e ruspe piene di alghe avvenuto negli ultimi giorni, aveva causato non pochi disagi non solo ai pescatori del luogo, ma anche ai proprietari del distributore di gasolio realizzato in quel punto nel 2007.
La situazione pare che sia adesso peggiorata. Come dimostrano le immagini, il crollo si è infatti esteso di parecchio, facendo finire in mare buona parte della banchina. E i proprietari del rifornimento di carburanti, che a seguito del primo cedimento avevano proceduto a smontare le colonnine nel timore che si verificassero altri cedimenti, hanno visto concretizzarsi le loro paure.
Ora, il rischio che la situazione possa peggiorare ulteriormente è altissimo. Tanto che dalla loro pagina Facebook scrivono a chiare lettere: "Adesso qualcuno dovrà pagare".