Tagli. Soppressione di 71 uffici postali Siciliani. Undici in provincia di Trapani
di: Santina Matalone - (fonte: belicenews.it) - del 2012-07-11
E’ intenzionato a tagliare e comunque tagliare questo Governo. Recupero indiscriminato a volte di somme anche da servizi pubblici essenziali. In questi giorni stiamo assistendo alla sempre più fioca luce di speranza per il mantenimento dei tribunali di Sciacca e Castelvetrano.
Oggi invece si apprende altra notizia che riguarda la soppressione di 71 uffici postali sparsi in tutta la Sicilia e che nei prossimi mesi rischiano appunto la chiusura. Nell’ambito di un piano di riordino e razionalizzazione degli uffici postali dell’isola previsto lo smantellamento di 6 sedi in provincia di Agrigento. Tra questi in provincia di Trapani quelli di Levanzo-Favignana, Nubia-Paceco, Paolini-Marsala, Balata di Baida e Guidaloca Scopello-Castellamare del Golfo, Ballata-Erice, Chiesanuova, Valderice 2 e Crocevie-Valderice, Guarrato-Trapani, Costiera di Mazara-Mazara del Vallo
Altri 11 uffici saranno chiusi in provincia di Catania, 2 in quella di Enna, 26 nella provincia di Messina, 12 in provincia di Palermo, 2 in provincia di Ragusa, 1 in provincia di Siracusa e 6 in provincia di Agrigento, nel dettaglio, Linosa, Caltabellotta, Ribera (Seccagrande), Cammarata (chiusura amministrative) Agrigento (Giardina Gallotti e Montaperto)
Molti degli uffici delle poste di cui è prevista la chiusura, si trovano in piccole frazioni o borgate estive, paesini di montagna o addirittura isole minori. Ma è pur vero che in alcuni di questi luoghi, l’ufficio postale, come in quello di Caltabellotta (paesino di monagna nei pressi di Sciacca), unico tra l’altro, o in quello di Levanzo-Favignana rappresenta in ogni caso un servizio importante per la comunità. Anche se moltissime operazioni di sportello sono ormai passati attraverso il canale di accredimento su conto corrente, come in ultimo anche il pagamento delle pensioni che dal 1 di luglio è obbligatorio attraverso canale telematico, e indubbio il valore sociale che un ufficio postale in un piccolo comune montano come quello di Caltabellotta assume, considerato che la maggior parte di abitanti è in età geriatrica. Un servizio importante per i tanti anziani che sicuramente adesso non possono recarsi a Sciacca o a Sant’Anna per pagare i loro bollettini postali o fare altro tipo di operazioni; a Sant’Anna il piano ha previsto la chiusura di alcun sportello.
Poco interessa a questo punto il disagio che si crea ai tanti cittadini che saranno costretti a spostarsi in macchina e percorrere chilometri e chilometri, magari a volte anche su strade non sicure, per raggiungere il più vicino ufficio postale. Con la conseguenza inevitabile di un sovraffollamento di quelli già esistenti che di certo non spiccano per efficienza.