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Una collezione nata bevendo Coca Cola per un giovane gibellinese. 600 le bottiglie raccolte

di: Alessandro Indelicato - del 2013-11-13

Immagine articolo: Una collezione nata bevendo Coca Cola per un giovane gibellinese. 600 le bottiglie raccolte

Quando la confezione è quasi meglio del contenuto, o comunque si fonde e confonde con esso, allora c'è il rischio di essere di fronte ad un successo storico. Il marchio Coca Cola racconta proprio questo: un successo di costume che si riflette anche, e soprattutto, nelle bottiglie.

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  • Sono tantissimi i collezionatori in tutto il mondo di bottiglie di Cocacola che, pur di arricchire la loro bacheca, sono disposti a incontrarsi per effettuare degli scambi pur abitando in varie parti d'Italia.

    La Redazione ha incontrato il giovane  Flavio Binaggia, 23enne di Gibellina studente di Architettura a Torino che da diversi anni coltiva questa contagiosa passione della collezione di bottiglie.

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  • Allo stesso sono state poste una serie di domande a cui il giovane ha risposto volentieri.

    Flavio quando è iniziata questa tua passione per il collezionismo?

    La passione per la coca cola è iniziata sin da piccolo quando ho iniziato a cercare le varie lattine differenti che si trovavano nei supermercati, soprattutto nel periodo natalizio, con disegnate alcune icone di questa festività.

    La curiosità per la coca cola "nuova", mai provata prima, procedeva di pari passo con il desiderio di collezionare il nuovo oggetto. Posso certamente affermare che ad un certo punto la curiosità diventa vero e proprio interesse, passione.

    Il collezionismo può essere un semplice passatempo, un investimento economico, ma anche una passione sfrenata.

    È una passione che per molti nasce da bambini  e che continua in modo simile nell'età adulta, mantenendo quella piccola ossessione infantile del "ce, l'ho, ce l'ho… non ce l'ho!", a cui si sommano, interessi e problematiche come l'aspetto economico non del tutto trascurabile.

    Si può dedicare molto tempo ed energie alla ricerca dell'oggetto mancante, ad anche arrivare a spendere grosse cifre.

    Il valore dell'oggetto da collezionare dipende infatti da molti fattori, in primis il desiderio di possedere quel determinato oggetto, ma soprattutto dipende dal valore che gli dà il mercato del collezionismo, ovvero da quanto quel determinato oggetto è ricercato ed ambito dagli altri collezionisti, al del là del valore intrinseco dell'oggetto.

     Il vero collezionismo per me è iniziato però da circa 3 anni e attualmente mi sto dedicando soprattutto alle  bottiglie.

    Come è strutturata la tua collezione? Di quante bottigliette disponi? Come sei riuscito a procurartene cosi tante?

    Ad oggi ho quasi 600 bottiglie diverse e la collezione aumenta ogni giorno. La maggior parte le acquisto sui siti internet o le scambio con collezionisti sparsi in tutto il mondo che ho conosciuto su Facebook.  Di appassionati collezionisti ce ne sono moltissimi, direi migliaia. 

    In ogni caso si tratta di un lavoro lungo, che ha richiesto anni di pazienza e passione.

     Inoltre in Sicilia noi collezionisti siamo privilegiati poiché lo stabilimento Sibeg di Catania imbottiglia ogni  anno diversi soggetti da collezione che vengono distribuiti solo nel nostro territorio regionale.

    Hai mai pensato ad una qualche collaborazione con le Aziende della zona?

    La questione della collaborazione diretta con le Aziende locali l'ho considerata in modo molto embrionale ma è senz'altro una strada da studiare in modo più approfondito. Si richiederebbe uno sforzo superiore di tempo  che andrebbe a intaccare il mio futuro percorso di Architetto a cui tengo primariamente.

    Non escludo che in futuro possa anche guardare l'aspetto lucrativo che accompagna la mia radicata passione verso il collezionismo.

    La Redazione chiude quest'intervista ringraziando Flavio per la disponibilità dimostrata augurandogli inoltre di poter ultimare al più presto il suo percorso universitario di Architettura.

     

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