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"Nessun abuso edilizio nel casolare di campagna". L'imprenditore Nicola Clemenza assolto. "Vicenda distorta strumentalmente"

di: Elio Indelicato - del 2018-05-19

Immagine articolo: "Nessun abuso edilizio nel casolare di campagna". L'imprenditore Nicola Clemenza assolto. "Vicenda distorta strumentalmente"

Nessuna costruzione e nessun abusivismo. Il Tribunale di Marsala ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di Nicola Clemenza, dal reato di abuso edilizio contestato nel corso del processo durata due anni.

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  • Clemenza è noto per essere il fondatore dell’Associazione Antiracket Libero Futuro Castelvetrano nonché impegnato in prima linea contro la mafia e le vittime di essa. I fatti risalgono al tre luglio del 2015 laddove sarebbe stato rilevato un abuso edilizio nella Contrada Latomie di Castelvetrano, in un fondo di proprietà del Clemenza. Il rapporto dei militari parlava di un edificio di circa cento metri sequestrato perché privo di autorizzazioni.

    In effetti, è stato dimostrato che Nicola Clemenza stava ristrutturando un piccolo magazzino rurale di sua proprietà di circa cinquanta metri quadri. Fu poi dimostrato che lo stesso Clemenza aveva avuto il parere positivo del Comune e del Genio Civile che ne attestavano l’idoneità sismica e urbanistica. Il fatto aveva destato clamore non per l’ipotesi di reato in sè ma per il rilievo mediatico dell’evento nella stampa locale.

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  • Il Tribunale di Marsala ha posto fine alla vicenda emettendo sentenza di non luogo a procedere, anche su richiesta della Pubblica Accusa, che nelle more del processo aveva già da tempo provveduto a dissequestrare l’immobile oggetto della vicenda.

    Mostra una certa soddisfazione, ma anche tanta tristezza nel contempo lo stesso Nicola Clemenza: ”Quanta amarezza nel pensare che si strumentalizzino fatti di per se poco rilevanti. Si è parlato impropriamente di denunce o condanne, mentre invece si trattava di un vecchio casolare rimesso sulla volumetria esistente di 50 mq regolarmente accatastato e rientrante nella volumetria esistente".

    Lo stesso Clemenza aveva anche dichiarato che: ”magari giova a qualcuno colpire chi denuncia i mafiosi senza se e senza ma, chi ha ricevuto attentati, chi si è dichiarato parte civile come soggetto singolo e continua a rischiare in prima persona, magari con la speranza che molli tutto. Fa male vedere sulla stampa titoloni con foto che ritraggono una ruspa che abbatte una casa di tre piani, che non mi rigardava assolutamente”.

    Il difensore di fiducia Giuseppe Accardo, del Foro di Marsala, puntualizza: “ovviamente siamo soddisfatti dell’esito del processo, stante anche la richiesta della Procura della Repubblica di non luogo a procedere. Ritengo inoltre opportuna la diffusione della detta Sentenza, non per la rilevanza penale del caso in quanto di poco conto, ma per fare chiarezza su una vicenda che era stata strumentalmente amplificata e distorta da alcune testate, di fatto ledendo l’immagine del mio assistito in quanto soggetto impegnato incessantemente per la legalità.

    Sul punto sono emblematiche le immagine dell’asserito abuso illo tempore diffuse da alcune testate che ritraeva un escavatore intento a demolire un immobile a più piani o un’intera palazzina in costruzione, rappresentazioni visive dei fatti totalmente false in quanto il processo riguardava un piccolo magazzino agricolo in un luogo di campagna.

     

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