Dal diploma di solfeggio a Sanremo con Amara. Sade Mangiaracina orgoglio castelvetranese
del 2015-02-02
In foto: Sade Mangiaracina premiata dal Presidente Cafiso
Raccontare l’incredibile avventura musicale di Sade Mangiaracina e la sua ascesa artistica mi riempie tanto d’orgoglio, poiché conosco Sade praticamente da quando è nata. La mia intima amicizia sia col papà Nicola sia con la mamma Diana ha permesso che potessi seguire la sua evoluzione sin dall’inizio. Oltretutto Sade e mio figlio Daniele, ambedue affermati pianisti, hanno da sempre coltivato un sentimento di pura amicizia crescendo, artisticamente parlando, l’una speculare all’altro e viceversa.
Sade Mangiaracina è nata a Castelvetrano il 28 febbraio del 1986. Il papà decise di porle il nome di Sade come la famosa cantante britannica d’origini nigeriane che negli anni ottanta era, a buon titolo, annoverata come una delle reginette della canzone internazionale.
Sin da bambina, Sade, la talentuosa pianista dagli “inconfondibili capelli ricci”, ha dimostrato un’innata predisposizione verso la musica cosicché il papà, già all’età di sette anni, l’ha avviata allo studio del pianoforte.
Ha iniziato con gli studi classici seguita dal maestro Franco Foderà di Trapani e, a tredici anni, ha conseguito il diploma di solfeggio. Sade ha proseguito, poi, i suoi studi con il maestro Salvatore Spanò di Marsala.
A soli quattordici anni si è esibita in Spagna in due concerti e a quindici anni ha suonato presso il “Conservatorio di Musica di Atene”, dove ha ottenuto un importante riconoscimento da parte dell’Unesco.
Nello stesso anno ha superato il quinto e il sesto grado alla “Royal School of Music” di Londra e all’età di sedici anni ha conseguito il “Diploma di Armonia” presso il Conservatorio di Musica “A. Scontrino” di Trapani.
Non si è diplomata in pianoforte, poiché la sua sviscerata passione per la musica rock e jazz l’ha indirizzata verso altro tipo di studi.
Sin da bambina il papà l’aveva abituata ad ascoltare musicisti del calibro di Pat Metheny, Herbie Hancock, Chick Corea, Joshua Redman, Brad Mehldan e Chris Potter. Sade, nel frattempo, ha completato i suoi studi scolastici con il conseguimento della maturità presso il liceo classico “G. Pantaleo” di Castelvetrano.
Ha partecipato anche a diversi concorsi nazionali e internazionali di musica classica conseguendo diversi riconoscimenti tra cui: il secondo premio al concorso nazionale “Isola di Pantelleria”, il terzo premio al concorso nazionale “Vanna Spadafora”, il primo premio assoluto al concorso nazionale “Tonino Pardo” oltre al premio speciale quale più piccola partecipante, il primo premio al concorso nazionale “Città di Alcamo” e il primo premio al concorso internazionale “A.M.A.” svoltosi in Calabria. Terminato il liceo ha deciso di trasferirsi a Roma, dove ha potuto coltivare la sua più grande passione: studiare la musica jazz.
Si è iscritta all’Accademia “Percentomusica” diretta da Massimo Moriconi, dove nel giugno del 2007 si è diplomata con il massimo dei voti. Ha ricevuto una borsa di studio al seminario di “Città di Castello” e un’altra di diecimila dollari al seminario “Umbria jazz” diretto dal “Berklee College of Music” di Boston.
Insieme con alcuni validissimi esecutori jazz quali il batterista Maurizio Chiavaro e la contrabbassista romana Caterina Palazzi, ha formato il “Sade Mangiaracina trio”, mentre con il chitarrista Alessandro Chimienti, il batterista Davide Lo Cascio e il contrabbassista Francesco Pierotti ha formato il “Sade Mangiaracina quartet”.
Nell’anno 2005, grazie al noto pianista palermitano Salvatore Bonafede, Sade ha conosciuto Laura Lala, una bravissima cantante palermitana. Dopo avere trovato un’intesa artistica molto forte ed essere diventate grandi amiche (Sade, figlia unica, considera Lala una sorella maggiore), hanno partecipato insieme ai seminari di “Veneto Jazz” di Bassano del Grappa per, poi, andare a coabitare a Roma in una stanza presa in affitto.
La loro forte amicizia è anche rappresentata nel brano “Make uso one” tratto dal loro primo progetto discografico, “Pure Songs”, disco d’esordio interamente registrato presso l’etichetta indipendente romana “Jazz Collection”.
I musicisti che hanno partecipato al progetto, oltre a Sade al pianoforte, sono stati: Laura Lala come voce solista, Diego Tarantino al contrabbasso e Claudio Mastracci alla batteria. Lala è l’autrice di alcune musiche e di tutti i testi, alcuni in lingua inglese e altri in dialetto strettamente siciliano, che ne rappresentano l’identità, poiché ambedue le artiste sono delle siciliane D.O.C. Sade ha anche composto le musiche di alcuni brani contenuti nel disco.
La stessa autrice definisce il disco: “…..musica che parla di noi e della nostra Sicilia, di storie di amori in cui qualcuno dice al suo amato: “E se io morissi e andassi in paradiso e lì non ci trovassi te, me ne andrei!”, storie di pescatori in mare, c’è anche una preghiera alla musica, storie di amori finiti con una coltellata. Di sicuro c’è da divertirsi ad ascoltarlo”.
Un’altra bella definizione l’ha dato Salvatore Bonafede: “Pure songs è una briciola di musica in un mondo spietato”. Uno dei tanti brani contenuti nel disco è “S’iddu moru”, del quale è stato realizzato anche un video con la regia di Paoloreste Gelfo e Giulio Crisante. Il disco è risultato vincitore al concorso “S.Louis jazz contest” ed è stato presentato sia alla “Casa del Jazz” sia alla “Feltrinelli Libri e Musica” di Palermo.
Anna, una loro fan presente all’evento, ha scritto: “Un progetto tutto nuovo, fresco e soprattutto originale. Ci avete deliziato e incantato e come se fosse tutto già scritto e segnato. Ciò che mi ha colpito è stata l’eleganza e la gioia delle due artiste che sembravano due bambine al luna park con lo zucchero filato sulle labbra. Due mani di farfalla e canto di vento”.
Un altro bel commento è stato quello di Dario La Rosa: “Brani che baciano il jazz e, poi, volano verso una nuova meta, ariosa e sensibile. Parole che passano dall’inglese al siciliano senza che nemmeno te ne accorgi e, infine, note che si fanno ascoltare anche dall’orecchio più sordo”.
Sade e Laura sono state invitate anche alla Rai/Tv per delle interviste e per un concerto. Un altro importante concerto è stato quello svoltosi presso il “Saint-Louis College of Music” di Brindisi. Nell’anno 2008 Sade ha formato un nuovo gruppo, il “Violet Trio”, del quale hanno fatto parte, oltre a Sade, la batterista francese Anne Paceo e la contrabbassista Caterina Palazzi, già presente nel precedente trio. Essi si sono esibiti sia a Parigi sia al Jazz Festival di Marciac e di St Germain des Pres e di Oloron.
Un’altra bella esperienza è stata l’apertura dei concerti della famosa cantante statunitense Dionne Warwick durante il suo tour italiano effettuato proprio in quell’anno. Si sono esibiti, poi, in teatri come il “Sistina” di Roma e in quelli cittadini di Pescara e di Napoli.
Nell’estate, sempre del 2008, Sade ha suonato con il famoso trombettista Fabrizio Bosso al jazz festival di Castelbuono. Lo stesso Bosso è stato ospite nel primo lavoro discografico di Sade, “Philosophy”, che contiene dei brani composti dalla stessa dedicati alla sua Sicilia e alla filosofia, materia per la quale Sade ha dimostrato da sempre un grande interesse.
La stessa racconta d’avere composto di getto tutti i brani contenuti nel CD: “….bastava sedersi al pianoforte e il brano era giù lì pronto per essere registrato….”. Il disco è uscito nel maggio 2009 per l’etichetta “Philology”. Sade non ha mai disdegnato d’accompagnare altri musicisti che si sono rivolti a lei come pianista jazz. Uno di essi è stato il giovane quindicenne palermitano, Gianluca Pellerito.
Con lo stesso, insieme ai chitarristi Luca Meneghello e Gigi Cifarelli, al trombettista Davide Ghidoni, al bassista Francesco Puglisi e allo straordinario sassofonista newyorkese Michael Rosen, si sono esibiti sia al prestigioso “Blue Note” di Milano sia al “Palazzo dei Normanni” di Palermo e a Cortina D’Ampezzo.
Nell’estate 2010, Sade e Laura Lala hanno aperto, al jazz “Festival di Serre”, il concerto del famoso chitarrista e cantante brasiliano d’origini italiane Toquinho. Hanno fatto anche da supporter ai concerti di Max Gazzé, Ron e Gino Paoli. Nello stesso anno, Sade ha ricevuto la nomination per il premio “Brand New Jazz Act 2010”, l'Oscar del jazz italiano, organizzato dall’IJAS. Nel febbraio 2011 Sade ha suonato, in occasione del jazz festival “Lucca Jazz Donna”, insieme con il contrabbassista italiano Giovanni Tommaso.
L’11 settembre dell’anno 2013, Sade e Laura Lala hanno presentato presso l’Auditorium “Parco della Musica” di Roma, in quartetto e in anteprima, il loro secondo album, “Anche le briciole hanno un sapore”.
Anche in quest’album si notano fortemente le influenze jazz, pop e folk che hanno caratterizzato il loro primo lavoro discografico. Alla presentazione del disco ha partecipato anche la B.I.M. Orchestra (Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Fabrizio Bosso etc…). L’autrice ha definito questo lavoro: "Un diario di bordo, un disco leggiadro, dove la principale corda emotiva è la nostalgia”.
Un’altra bella esperienza maturata da Sade è stata la partecipazione allo spettacolo teatrale, “Li Romani in Russia”, in cui sono stati presentati brani originali del compositore romano Pino Cangialosi. Lo spettacolo è stato portato in giro nelle più importanti città italiane e nei maggiori teatri capitolini.
A settembre dello stesso anno il sassofonista argentino Javier Girotto è stato ospite del quartetto “Pure Songs” all’Auditorium di Roma. Sade, diventata oramai un’artista nota a livello nazionale, è stata anche presente nel quinto lavoro discografico, “aQustico”, del famoso trombettista beneventano Luca Aquino, altro pilastro della musica jazz italiana, per l’etichetta di Paolo Fresu.
Il 4 gennaio di quest’anno 2014, l’album è stato presentato anche al “Teatro Selinus” di Castelvetrano. Con Sade e Laura anche la bravissima fisarmonicista Carmine Joanna.
Sade negli anni 2009, 2010 e 2014 è stata, insieme ad altri amici, una delle organizzatrici del “Selinunte Jazz Festival” che ha visto la splendida cornice del tempio “E” di Hera (o Era, figlia di Crono e moglie di Zeus, dea del matrimonio e della fedeltà coniugale), illuminarsi di tanta buona musica. Sade vi ha anche partecipato insieme al suo maestro Massimo Moriconi.
Da un paio d’anni Sade collabora con l’eccellente cantante Simona Molinari. Le abbiamo visto insieme, nel febbraio del 2013, ospiti a “Domenica In” su RAI 1. Con la Molinari, Sade si è anche esibita al “Bulgari Jazz Festival” di Tokyo, a Mosca al teatro “Estrada”, a Parigi, a Cannes, al “Blue Note” di Milano, per ben due volte a New York e in tantissime città italiane. Oltre a Sade, Fabio Colella alla batteria e Fabrizio Pierleoni al basso, Nicola Valente alla chitarra, Nicola Tariello alla tromba, Frank Armocida alla consolle e alle percussioni.
Nel mese di febbraio di quest’anno Sade, insieme alla Molinari, sono state ospiti all’“Edicola di Fiorello” il nuovo programma di Rosario Fiorello. Fra una battuta e l’altra la Molinari ha improvvisato, sempre accompagnata magistralmente e rigorosamente dal vivo da Sade, spaccati di famose canzoni: “In cerca di Te” (Solo me ne vo’ per la città), “Dolce sentire” (dal film di Franco Zeffirelli “Fratello Sole e Sorella Luna”), “Egocentrica” (presentata al Festival di Sanremo del 2009) nonché “La Felicità” e “Dr. Jekyll Mr. Hyde” i suoi due ultimi successi presentati al Festival di Sanremo 2003.
Fiorello con la sua simpatia, la sua spassosa comicità e la sua inesauribile verve artistica, ha scherzato con Sade giocando sul suo cognome che da Mangiaracina è diventato Mangiauva, visto che anch’egli è un siciliano e sa che la “racina” non è altro che l’uva. Sade il ventinove dicembre del 2014 ha ricevuto, presso il “Teatro Selinus” di Castelvetrano, il premio alla carriera riservato a tutte le eccellenze castelvetranesi. Per l’occasione si è esibita in duo, piano e chitarra, con Maurizio Filardo.
Il nuovo anno si presenta pieno d’appuntamenti importanti che vedranno Sade impegnata sia in nuove esperienze a livello internazionale sia in passaggi televisivi di grande spessore artistico.
Il più importante sarà quello di calcare quel palco del “Teatro Ariston” di Sanremo, sul quale è anche salito il nostro bravissimo Maurizio Filardo, per la nuova edizione dell’omonimo Festival che inizierà il prossimo dieci febbraio.
Giovedì dodici Sade si presenterà con Amara, una delle due cantanti uscite da “Area Sanremo” fra le nuove proposte. Amara, il cui vero nome è Erika Mineo, alla kermesse canora sanremese presenterà il brano “Credo”, dove Sade ha la responsabilità al pianoforte su tutta la parte iniziale della canzone.
Tutti noi, suoi affezionati paesani, siamo ansiosi di vederla apparire, nel piccolo schermo del nostro televisore, con la sua monta-gna di riccioli neri, il suo viso dal quale traspare tutta la sua dolcezza di donna mediterranea e le sue mani dalle quali emerge il suo grande talento musicale.