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Alla scoperta del film “Tolo Tolo”. Tra comicità, immigrazione e polemiche. Ecco di cosa parla il film

di: Piero Ferro - del 2020-01-02

Immagine articolo: Alla scoperta del film “Tolo Tolo”. Tra comicità, immigrazione e polemiche. Ecco di cosa parla il film

Gentili lettori, è con estremo piacere che mi accingo a parlarvi finalmente del film, che più di ogni altro  mi avete chiesto di recensire. Ma prima una mia personale e doverosa precisazione sul film in questione.

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  • Il mondo del cinema, secondo me, fa parte dell'arte quindi è un mondo libero dove gli artisti dovrebbero essere in grado di creare in maniera autonoma senza nessun vicolo esterno di qualunque genere. Ho detto appunto "dovrebbero" perchè purtroppo non è il caso del film in questione visto che i signori della politica hanno fatto sì che, con continue pressioni e polemiche varie, la stesura della scenegiatura sia stata, diciamo cosi, in corso d'opera "limata".

    Ma non è compito mio, nè questa è la sede giusta per giudicare l'avvenuto, quindi stendendo un velo passo a parlavi del film che comunque è riuscito grazie alla grande verve di Zalone. Luca Pasquale Medici, in arte Checco Zalone questa volta, dopo tre anni dal suo ultimo film, nell'ordine Cado dalle nubi (2009), Che bella giornata (2011), Sole a catinelle (2013) e Quo vado?(2016), tutti diretti da Gennaro Nunziante, torna alla grande questa volta firmando anche la regia.

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  • Si, esatto, è la sua prima volta dietro la macchina da presa, con Tolo Tolo.  La trama ve la dico in breve, il protagonista si trova in un paesino in provincia di Napoli dove decide di aprire un ristorante di sushi. Che dire secondo voi gli finirà bene? Ma anche no!! Checco si indebiterà talmente tanto che si ritroverà a fuggire anche dalla mafia locale. La sua fuga a rotta di collo lo porterà pensate un pò, niente di meno che in Kenia.

    Qui troverà un impiego come cameriere in un villaggio turistico. Tutto sembra andare per il meglio ma purtroppo la sfortuna si accanirà contro di lui e si ritroverà nel pieno di una guerra civile. Il nostro Checco sarà costretto nuovamente a scappare a gambe levate e intraprendere un viaggio insieme a tutti gli immigrati clandestini, con tanto di barconi, con l'obiettivo di far ritorno in Italia.

    E' chiaro che ci sarà da ridere visto il famoso cinismo di Checco, ripeto purtroppo in questo film un pò frenato. In una parola si riderà meno degli altri film ma farà pensare un pò in piu, siete avvisati.

    Adesso come sempre un pò di curiosità: 

    Il film da principio doveva intitolarsi "L'amico di scorta" poi cambiato in “Tolo Tolo” per via di un errore di pronuncia italiana del piccolo attore di colore che accompagnerà nel film Checco, il quale durante una delle scene invece di dire la battuta "solo Solo" ha detto "tolo tolo".

    La crew del film era composta da ben 120 persone più migliaia di comparse scritturate in loco, si aggiravano sulle 3000 unità. Il film è stato girato in Marocco, in Kenya (Watamu), a Malta e in Italia, precisamente ad Acquaviva delle Fonti, Bari, Gravina, Latina, Minervino Murge, Roma e Trieste. 

    Il film è stato scritto dallo stesso Zalone poi affiancato da Paolo Virzì.  Come sempre anche le musiche sono state curate dallo stesso Zalone.  Il brano “l'immigrato” che tanto ha fatto parlare è una mera trovata publicitaria, infatti non è inserita all'interno del film. 

    Detto questo spero che andiate tutti a vedere il film, con l'augurio di divertirvi e questa volta anche "pensare". 

    Buon 2020 il vostro Piero.   

    Guarda il Trailer

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