Messina Denaro, le "bugie" del fedelissimo autista. Secondo i pm "Avrebbe chiesto denaro ad alcuni imprenditori della zona"
di: Redazione - del 2023-11-17
Si aggrava la posizione di Giovanni Luppino, il mediatore di olive ed imprenditore nel settore olivicolo di Campobello di Mazara, tratto in arresto la mattina del 16 gennaio, in compagnia di Matteo Messina Denaro. Dal favoreggiamento aggravato sarà rinviato a giudizio con la pesante accusa di associazione mafiosa.
Le indagini sul "fedelissimo" autista di Messina Denaro non si sono mai fermate, in procura nessuno ha creduto al fatto dichiarato dallo stesso Luppino, dopo l'arresto, ovvero di aver conosciuto da pochissimo tempo Andrea Bonfede e che quasi per cortesia abbia accompagnato l'uomo presso la clinica per via della malattia.
Dalle intercettazioni e attività investigative risultato agli inquirenti una cinquantina di spostamenti assieme a Messina Denaro alla volta del capoluogo siciliano. Le bugie di Luppino non sono finite: secondo alcuni testimoni, l'autista non avrebbe svolto per il latitante solo il compito di accompagnatore ma avrebbe chiesto denaro ad imprenditori della zona, lasciando intendere che le somme servivano proprio per Messina Denaro.
Attorno a questo contesto le indagini viaggiano spedite perchè dietro il "semplice" autista potrebbero nascondersi personaggi, possibilmente incontrati, che potrebbero far avvicinare alla scoperta del "tesoro" nascosto dell'ultimo dei corleonesi recentemente scomparso.