Messina Denaro, processo a carico di Alfonso Tumbarello, testimonia il luogotenente Mei
di: Redazione - del 2024-06-17
(ph. google immagini)
Battute finali del processo a carico del dott. Alfonso Tumbarello, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e falso in atti pubblici per avere redatto numerosi certificati, e che avrebbe consentito all’allora boss latitante Matteo Messina Denaro di potersi curare sotto il falso nome di Andrea Bonafede.
Nel corso dell’udienza di oggi 17 giugno che si è celebrata nell’aula Borsellino del Tribunale di Marsala, davanti al Collegio presieduto dal presidente Vito Marcello Saladino, he reso testimonianza il Luogotenente Piergiorgio Mei che nelle indagini ha avuto il compito di analizzare e rendere fruibili le prescrizioni mediche presenti nel computer e nel software gestionale del dott. Tumbarello.
Secondo il Luogotenente, la prima annotazione risale a febbraio 2023 nell’arco temporale che va dall’aprile 2014 al dicembre 2022 e secondo i dati del Ministero della Salute.
In una delle “tabelle” visionate dal luogotenente, nelle prime 4 righe dei dati estratti dal pc del dott. Tumbarello, è leggibile un “NULL” che indica che in quella particolare cella di memoria non è stato inserito alcun dato, nel caso specifico, una mancanza di informazioni.
Tuttavia, alle domande del legale difensore di Tumbarello Giuseppe Pantaleo, il luogotenente risponde che non ha fatto comparazioni e non ha verificato se i dati erano presenti in altre cartelle perché il suo compito “non era quello di cercare certificati ma di rendere intellegibili i dati di cui era venuto a conoscenza” estratti dal computer del dott. Tumbarello.
Nel corso della sua indagine, il luogotenente Mei, ha potuto appurare la presenza di prescrizioni farmacologiche intestate ad Andrea Bonafede classe 63 la cui prima prescrizione risale al 17 giugno 2019 riferita a una dispnea da sforzo.