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"Un padre da solo può accudire il figlio minore". Importante provvedimento del Tribunale di Trapani

di: Elio Indelicato - del 2024-01-10

Immagine articolo: "Un padre da solo può accudire il figlio minore". Importante provvedimento del Tribunale di Trapani

(ph. Adobe stock )

La vicenda inizia nel febbraio 2023 quando la madre del piccolo M.F.V. si presenta a casa del M.G. e gli consegna il figlio minore: da quel momento cominciano una serie di richieste di aiuto e di sostegno del M.G. ai servizi sociali  di Castelvetrano, rimaste inascoltate. Anzi, dopo soli alcuni brevi incontri, questi si determinano a strappare il piccolo al padre, dopo ormai ben otto mesi di convivenza, per inserirlo in struttura.

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  • Anche un giovane papà può essere in grado di assistere e mantenere un figlio minore. I Giudici preferiscono alla fine affidarlo allo stesso piuttosto che collocare il minore in una struttura. Il tutto dopo una fuga “padre figlio”, durata alcuni mesi.

    Esprime profonda soddisfazione M.G. di 34 anni di Castelvetrano difeso dall’avvocato Lorella Casano, del Foro di Marsala- per il nuovo provvedimento di fine dicembre, emesso dal Tribunale di Trapani, con cui è stata sospesa l'attuazione della precedente ordinanza con cui lo stesso G.I. aveva disposto l'inserimento in struttura del figlio M.F.V. di soli 4 anni.

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  • Con provvedimento dello scorso Ottobre, il G.I. del Tribunale di Trapani seguendo la linea di pensiero degli assistenti sociali di Castelvetrano affidano il piccolo a questi ultimi e imponendo l'inserimento in una struttura di Alcamo.

    A questo punto, la disperazione del padre che dopo anni di lontananza era finalmente riuscito ad avere il figlio e la fuga disperata dai carabinieri e dai servizi sociali di Castelvetrano che si erano presentati quel giorno di ottobre a casa sua per prelevare con la forza il piccolo. Momenti di grande concitazione e di tensione alla presenza dei Carabinieri. Poi la decisione forte del papà della fuga lunga 3 mesi, che per ora termina, con questo provvedimento del GI, che comprendendo la disperazione, gli ha dato una nuova possibilità, quella dice il legale: "... di essere ascoltato e di lavorare per il figlio di concerto con gli operatori sociali".

    "Questo era stato chiesto all'ultima udienza tenutasi in presenza davanti al Giudice, finalmente - conclude il legale - è arrivato". Un lavoro che è arrivato al papà, grazie all’impegno dei Servizi sociali del Comune. Un provvedimento che cementifica l’amore tra il padre e il figlio sotto l’occhio attento della Magistratura e dei Servizi sociali. Adesso sta al genitore dimostrare di essersi meritata la fiducia.

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