La potenza dell’Armata navale selinuntina nei racconti di Tucidide e non solo
di: Maria Marchese - del 2018-07-21
Holm*, rilevando che il commercio marittimo dei Selinuntini non ci è attestato da nessun passo esplicito di alcuno scrittore antico, ritiene che questa attività fosse floridissima, possedendo i Selinuntini una armata navale; ciò si può arguire, anche senza prove dirette, dalle parole di Tucidide**, il quale dice che quando si presentò la necessità di spedire «legni da guerra» in Asia Minore per combattere colà contro Atene, i soli ad eccezione dei Siracusani, che ne spedirono furono i Selinuntini.
E quando gli equipaggi selinuntini delle due triremi, che operavano, assieme a navi peloponnesiache e siracusane, a sostenere le città joniche ribelli ad Atene, seppero che Annibale aveva preso Selinunte, ottennero di potersi stabilire ad Efeso con cittadinanza onoraria, esonerati cioè dalle tasse che dovevano pagare gli stranieri in quanto tali***.
Ora, a che pro tanti armamenti in mare se non dovevano servire a difendere il loro commercio marittimo?
*A.HOLM, Sunto storico di Selinunte ed immagini del territorio Selinuntino, in Bullettino C. A. e B. A., IV, Palermo 1871. **Thuc. VIII 26 ***Senofonte, Elleniche I 2, 8 e 10