Un "gioiello" riemerso dai fondali grazie a due sommergibili. Decisiva collaborazione con Global Underwater explorers
di: Avv. Giovanni Miceli - del 2016-11-09
Qualche anno fa il mondo della archeologia subacquea fu messo a rumore dalle straorinarie scoperte effettuate nei profondi fondali delle Isole Eolie dove la soprintendenza del Mare, in collaborazione con la Glogal Underwater explorers, ha rivenduto i relitti di alcune imbarcazioni risalenti alla fine del VI secolo a.C. adagiati sui fondali con tutto il loro carico pressochè intatto.
La Global Underwater explorers ha messo a disposizione due mini sommergibili biposto dotati di braccio meccanico e attrezzature di documentazione videofotografiche.
La ricerca ha portato alla scoperta, vicino Lipari, a 130 metri di profondità, di una nave affondata oltre 2000 anni fa e al rinvenimento in mezzo a centinaia di anfore rotolate dal carico dopo il ribaltamento della sfortunata nave di un reperto eccezionale: un altare in terracotta su colonnina con decorazione in rilievo ad onde marine che dimostra che a bordo delle antiche navi si sacrificava agli dei per propiziarsi la navigazione.
E ' stato recuperato anche parte del vasellame di bordo che veniva uilizzato dall'equipaggio per cucinare e consumare i pasti. Molto interessanti alcuni piatti che presentano nella parte centrale una depressione o fossetta che aveva lo scopo di raccogliere il brodo della pietanza costituita per lo più da una zuppa di pesce.
Il luogo si appresta a diventare un centro di ricerca e formazione sia nell'ambito strettamente archeologico che del restauro.
Questa interessante scoperta ha coinvolto anche la nostra città in quanto i reperti, prima di essere oggetto di una serie di mostre,convegni e documentari, sono stati portati al CAM di Timpone Nero Manicalunga Triscina per essere puliti, studiati e restaurati, così come qualche tempo prima era avvenuto per i famosi rostri delle Egadi.
Con un punta di orgoglio Castelvetrano può vantarsi di avere partecipato, con il suo centro di eccelenza, ad un'operazione culturale di primissimo piano.