Andato in onda a "Mi manda Rai Tre" il servizio sulla Prof. 92enne Anna Bruno. Clicca qui per il VIDEO
del 2016-03-09
Stamattina è andata in onda durante la trasmissione "Mi manda Rai Tre", condotta dalla giornalista Elsa Di Gati, il servizio sulla professoressa Anna Bruno.
I giornalisti Rai sono andati a trovarla nella sua abitazione e tra citazioni latine e ricordi degli anni che furono, la Professoressa Bruno ha spiegato con estrema lucidità e chiarezza la sua idea sulla scuola di oggi paragonata a quella di un tempo.
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Di seguito alcuni dei messaggi per la Prof. Bruno ricevuti tramite i social
Annamaria Vinci: "Signora Anna carissima sono Annamaria Prinzivalli, strafelice di averLa ammirata stamattina su Rai 3. Le prometto che appena verrò a Castelvetrano La verrò a trovare per riabbracciarLa. Un caro saluto a Lei ed Elio che non vedo da molti anni, cordialmente Annamaria"
Giovanna Vanzetti: "È stata mia insegnante allo scientifico più di 30 anni fa ed è l' unica di cui mi ricordo con piacere ma anche con un po' di timore perchè era un "sergente di ferro". Sono stata veramente felice di rivederla constatando che il tempo su di lei sembra non essere passato"
Lola Muradas: "Grandissima Elegantissima Donna"
Vincenzino Culicchia: "Una docente di eccezionale spessore culturale, professionale e morale. Ha dato alla Scuola valori di inestimabile significato, educando tre generazioni, non soltanto della sua Castelvetrano ma di tutta la Valle del Belice."
Giuseppe la Barbera: "Professoressa di tatto signorile, autoritario e di grande comunicatività. L'ho avuta sia alla scuola media Pappalardo (69-70) sia al Liceo Scientifico verso gli anni '71-73 (se non ricordo male, sempre di Storia). Mi farà piacere rivederla, anche se in TV."
Lory Fontana: "Complimenti alla signora Anna!"
Miriam Giordano: "Fantastica"
Domenica Sciacca: "Complimenti!!!"
Ninfa Benenati: "bellissimi"
Dino Ferro: "Un onore davvero"
Tancredi Bongiorno: "La zia Anna, esempio di assoluta abnegazione e immensa passione per lo studio, capace di trasmetterne necessità e importanza a chiunque (volente o nolente) si fosse seduto di fronte a lei con un libro in mano."
